Feste e festini

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Vario nel corso della sua vita dava molti festini, non tutti adatti a deboli di cuore. Privilegiava il vino e altri alcolici molto pesanti di cui non sapeva il nome. I suoi amici iniziavano a cantare e ballare mentre altri urlavano versi in prosa.
-  CHE LA VITA SEMPRE SORRIDENTE REVOCHI IL MALANNO DAL TUO CUORE,
E CHE LA DONNA DAI FACILI COSTUMI NON COMPROMETTA CON UN FIGLIO IL TUO ONORE
Em...ok, Tucca era partito.
C'era un po' troppa confusione per i gusti di Virgilio, ma si divertiva abbastanza a guardare gli altri fare stupidaggini. Vario si era persino travestito da Augusto e iniziava a blaterale leggi del tipo:
- DA OGGI IO, AUGUSTO, L'ILLUSTRISSIMO VOSTRO SOVRANO- ci fù una pausa per fare un rutto - IMPONGO CHE OGNI DONNA DEBBA... che stavo dicendo? AH SI CHE OGNI DONNA VENGA DA ME PER TESTARE LA SUA... BELLEZZA- concluse con un sorriso malizioso. Che gentiluomo. Gli uomini che lo circondavano iniziarono a ridere di gusto, alcuni però si fermarono, si guardarono confusi l'un l'altro probabilmente per aver dimenticato il motivo per cui stavano ridendo, e ricominciavano a ridere per la situazione bizzarra che accumunava tutti, ovvero erano tutti ubriachi fradici. Virgilio aveva solo un bicchiere di vino in mano che decise di tener ben stretto quando Vario si avvicinò con una donna.
- STRANIEROO, amico mio. Lei è... HAAHAHAHAHAH tesoro ho dimenticato il tuo nome.
La ragazza dal canto suo era conciata meglio di Vario, ma non era del tutto sobria nemmeno lei.
- Flaminia- disse facendo l'occhiolino a Virgilio.
Dov'era capitato? Stava iniziando a pensare al ruolo di Flaminia in quel luogo, l'unica sua speranza era che non doveva essere lui a.... lavorare con lei.
- Ecco, lei è Flaminia mio giovane amico- risata per metà malvagia per metà isterica - ed è qui per farti vedere.... LE STELLE- accompagnò l'ultima parola con un gesto teatrale del braccio.
Ecco qua, meraviglioso, come ne usciva ora?
- Vario, non credo sia nece...
- OH SI CHE È NECESSARIO. L'avevo portata per Orazio, sai... credo che ne abbia più bisogno lui, MA LUI NON C'È, VUOLE GIOCARE A NASCONDINO?! E SI PERDE IL REGALO- A quel punto lo spinse in una stanza, Flaminia al suo seguito e quando Vario si rinchiuse la porta alle spalle, gli rivolse un segno abbastanza esplicito con le mani.
Virgilio avvampò. La donna era alta circa 1.70 m, era mora e aveva gli occhi marroni. Virgilio decise di concentrarsi su quei tre dettagli e di non notare assolutamente le curve che la donna non si sforzava a nascondere.
Virgilio appoggiò il bicchiere di vino ad un mobile li vicino.
- Allora Flaminia, da dov'è che vieni?
Non ebbe la risposta, anzi la sua bocca era impegnata a baciare quella di Virgilio.
Ooook doveva fare qualcosa. Spinse delicatamente la donna, per far avere un po' di pietà alle sue labbra.
- Ok deve esserci stato un malinteso, io non ho chiesto questo, io-
Flaminia lo spinse violentemente sul letto e iniziò a baciargli il collo.
Se avessero accostato la faccia di Virgilio a quella di un peperone, probabilmente non avrebbero notato differenze.
- Noo, ok non- non so cosa dire ma non è quello che voglio.
- Cavolo mi avevano detto che non parlavi, stai zitto e fammi fare il mio lavoro, non mi paghi per parlare.
Ah doveva pagare lui? Grazie del regalo Vario.
Flaminia inizio a stracciargli le vesti mentre Virgilio cercava inutilmente di uscirne. Alla fine la afferrò per le braccia e con un movimento rapido la portò sotto di lui. Flaminia fece un sorriso malizioso.
- Ti sei deciso- e cercò di baciarlo, ma Virgilio si ritrasse.
A quel punto la donna iniziò a piangere.
- Ma perché non vuoi farlo?! Cos'è non ti piaccio? BEH POTEVI SCEGLIERNE UN'ALTRA.
Oh santa Musa perché capitavano tutte a lui? Si rialzò e si mise a sedere sul letto invitando Flaminia a fare lo stesso.
- Ehy, senti tu sei una donna molto bella, è solo che non voglio farlo con chi capita e soprattutto non vorrei approfittarmi di una signora poco sobria.
Flaminia fece un verso di sdegno.
- Ah sei un gentiluomo, carino.
Ma tutto sembrava tranne che un complimento.
- Senti - disse Virgilio decidendo di ignorare i suoi commenti - perché non ti stendi qui e ti fai una bella dormita?
Flaminia sembrò pensarci su e alla fine lo ascoltò e su mise sotto le coperte. Lasciò un paio di monete sul mobile. Prima che lasciasse la stanza però gli chiese
- Però tu l'hai gia fatto prima vero?
Virgilio si bloccò.
- Dormi
- Che carino, sei un verginello
- Dormi - ripeté Virgilio ora più stizzito.
Si diresse verso la porta, ma quando la aprì si ritrovò la faccia di Orazio con un pugno sospeso in aria.
- Oh em scusa, stavo cercando il bagno.
-DOV'ERI FINITO?!
Non sapeva esattamente perché fosse arrabbiato, non voleva che l'amico avesse potuto passare cio che aveva passato lui.... forse.
Orazio fece per rispondere, ma poi notò la donna sul letto.
- Oh, disturbo?
Virgilio si girò sperando di trovare un'altra motivazione per quella domanda ma purtroppo non c'era.
- Non è come sembra

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