Felix dies natalis Varius

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Passò circa una settimana. Virgilio vedeva spesso Orazio confabulare con Castorione per il regalo da fare a Vario. Di che regalo si trattasse ancora non lo sapeva e iniziava a sospettare che lo avrebbe scoperto stesso alla festa. 

Il giorno arrivò. Virgilio si mise la veste più elegante che aveva. Era di colore blu con ricuciture dorate ricamate sul colletto e sulle maniche.

Lui e Orazio si trovarono a casa di Vario alle 18:55 e quello che trovarono era il caos più totale. Le decorazioni partivano dal giardino fino ad arrivare al secondo piano della casa. C'era un andirivieni di persone che trasportava tavoli, fiori e lustrini. Vario era in casa che dettava ordini agli uomini del secondo piano che dalla loro espressione quei nastrini che stavano attaccando al soffitto li volevano legare al suo collo.
Appena Vario li vide li abbracciò e subito li mise al lavoro.
- Orazio ti prego controlla che il tipo del cibo abbia portato tutto. Questa è la lista. Fai in modo che li sistemi per bene. Dolce da un lato e salato dall'altro. E cerca di dargli un occhio ; nessuno deve mangiare prima del dovuto.
Orazio prese la lista e si avvio verso la cucina dove erano allestiti 2 tavoli, uno con una tovaglia argentata e l'altra blu.
- Virgilio, tu.... riusciresti ad occuparti delle cortigiane? Devi accompagnare ognuna di loro in una stanza diversa al secondo piano.
Virgilio impallidì.
- Non c'è altro in cui ti possa aiutare? Perfavore?
Vario lo guardò impietosito.
- Lo so mi dispiace. Ma io devo restare qua. QUESTI IDIOTI NON RIESCONO A ESEGUIRE GLI ORDINI PIÙ SEMPLICI CON ME A SPIEGARGLI LE COSE, FIGURIAMOCI DA SOLI.
La mano di un uomo che stava trasportartando un tavolo si strinse sulla gamba di legno fino a diventare gialla. Virgilio non li invidiava per nulla. Nonostante ciò avrebbe fatto volentieri scambio pur di non essere la guida delle cortigiane.
- Senti vedi se Orazio vuole fare cambio, altrimenti fate entrambe le cose assieme non lo so. Basta che arrivin-EHY HO DETTO CHE I FIORI LI VOLEVO BIANCHI E BLU. BIANCHI E BLU. PERCHÉ SONO ROSSI?!
Se ne andò sbraitando contro il povero fiorista mentre Virgilio rimase lì. Non sapeva nemmeno dove fossero le cortigiane.

- Non se ne parla nemmeno.
- EDDAI perfavore. - lo supplicò Virgilio.
- Assolutamente no.
- Tu dovresti sentirti a tuo agio... Insomma....
- Cosa c'entra?! Un conto è averne una difronte. Un'altro è averne... Quante ne sono?
- Non ne ho idea, ma Vario ha 18 camere vuote sopra, era l'appartamento dei genitori e ha ricavato delle stanze in più abbattendo dei muri per renderlo uno spazio unico. Quindi immagino.... 21? 22 ragazze?
- Ma te sei fuori, assolutamente no.
- Dai almeno facciamo metà. Perfavoreeeee.
Virgilio cercò di sfoggiare la faccia più angelica che poté finché Orazio non cedette.
- Uffaaa, va bene. Tu intanto occupati del tavolo dei dolci. Questa è la lista. Cerca di decorarlo il più possibile. Ricorda che i colori sono il blu e...
- L'argento si, l'ho sentito.
Si misero al lavoro.
Ma mano che i cuochi, pasticceri e fornai portavano cose deliziose, Orazio e Virgilio li sistemano sui due lunghi tavoli che dalla cucina arrivano all'ingresso.
Orazio dispose pane, rustici e frittate decorando con fiori blu e petali bianchi.
Virgilio sistemò torte, pasticcini caramelle e confetti mettendo qua e la nastrini argentati e coriandoli blu.
Man mano che lo facevano spuntavano la lista.
- Secondo te se ci rubiamo due pasticcini Vario se ne accorgerà?
Virgilio si sporse verso l'ingresso mentre Vario stava esaminando che i nastrini che penzolavano dal soffitto fossero tutti uguali.
- Secondo me no.
Rubarono due pasticcini alla vaniglia, ma dopo aver addentato il primo boccone dietro di loro un uomo urlò.
- Ehy! Non potete mangiarli quelli!! Darà la colpa a noi.
Con ancora lo zucchero a velo sul naso scapparono ridendo salendo fino al secondo piano. Finirono di mangiare e si controllarono di non avere tracce del delitto, poi riscesero.
- Ehm Vario....
- CHE C'È?!
Virgilio indietreggiò andando a sbattere contro un uomo che stava portando una scala. Per poco non caddero entrambi.
- Ah Virgì sei tu dimmi. Avete finito di allestire il buffet?
- Oh sisi, tutto pronto in cucina. Adesso tocca alle...
- cortigiane si giusto.
Sfogliò le pergamene che aveva in mano, circa una cinquantina, e gliene porse una. C'erano una serie di nomi con un numero affianco.
- Ogni cortigiana ha una stanza ben specifica con.... appositi.... attrezzi.
Virgilio sbiancò ma cercò di non darlo a vedere.
- E dove sono...?
- Oh si, dovrebbero essere nelle carrozze qui dietro.  Passate dal retro, non voglio procurare altre distrazione a questi imbecilli qui.
Orazio e Virgilio annuirono rossi in viso e si diressero verso il retro.
- Ok sono 23.... C'è le dividiamo o facciamo tutto assieme?
- Insieme ovviamente - disse Orazio.
Usciti dalla porta si ritrovarono una decina di carrozze nere con merletti rossi.
- E andiamo.

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