12 - Do you think it would make you sorry?

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Pugni stretti e labbra serrate. Collei è pronta: annuisce convinta, alza le spalle e si fa strada verso casa del suo Maestro.

Oggi riuscirà a fare quella richiesta.

Giunge alle foglie che schermano l'ingresso, resta per troppi secondi a fissarle. Non c'è nulla di male, in quel che intende chiedere. Non dovrebbe averne paura. E poi... poi loro non possono... dirle di no. In teoria. Non sono i suoi genitori, andiamo. Lei è libera. Già. Ed è anche grande, ormai, e può fare come vuole. Certo. Non potranno negarle quello.



"Assolutamente no" dice Cyno. Braccia incrociate sul petto, la sua posa da persona seria. Cavolo, è grave.

Tighnari si gira a guardarlo, un po' sorpreso. "Ma... perché?"

"Come, perché?? Scherzi? Non se ne parla."

"Ma... io..." Collei prova, però quei due hanno già iniziato a discutere.

"Non mi sembri molto democratico" dice Tighnari.

"Infatti, non devo esserlo. Non è proprio il momento per una richiesta del genere, non ho più giorni liberi e non posso accompagnarla. E nemmeno tu, direi."

"Ma potrebbe anche andar da sola, Cyno. Ha sedici anni."

"In quale senso avere sedici anni rende capaci di attraversare da soli i continenti?"

Ci riprova. "Mi verrebbero incontro a un certo punto del viaggio, possiamo metterci d'accordo."

Cyno la guarda malissimo. "E non lo sai neppure di preciso. Be', mi pare un ottimo piano. Convincente."

Tighnari si alza dal letto, dov'era seduto, e le va incontro. Le accarezza la testa, le fa un sorriso. "Potreste decidere prima un punto in cui incontrarvi, giusto?"

"Esatto. Sucrose diceva che lei e Mister Albedo dovrebbero comunque avvicinarsi molto per altre ragioni, quindi... Sarei da sola soltanto per poco."

Nari e Cyno si guardano per un momento, uno fa un cenno con il capo, l'altro si limita a stringersi ancor di più le braccia al petto.

"E chi sarebbe, quindi, questo tipo che devi incontrare a Mondstadt?" domanda Cyno, anche se sembra essere profondamente offeso.

"Si chiama Mika. L'ho già conosciuto, in realtà... quando siamo stati lì..."

"Ah, capisco. E chi è? Quanti anni ha? Cosa fa?"

Tighnari squadra Cyno, esagerando volutamente un'aria sconvolta. "Ehi, ehi, calma. Collei..." Torna a rivolgersi a lei. "Se non sbaglio, Mika è il ragazzino che lavora come topografo. Giusto?"

"Sì, infatti."

"E per quale motivo all'improvviso dovete incontrarvi?" chiede Cyno.

Fra lui e Nari c'è una serie di sguardi e occhiate che Collei sceglie di far finta di non notare troppo.

"Be', perché..." Cerca le parole per qualche secondo, e Tighnari le posa una mano sulla schiena per incoraggiarla. "Sucrose gli ha dato i miei contatti e abbiamo iniziato a scriverci. Sarebbe carino rivedersi, ogni tanto."

Cyno fa una risata forzatissima. "E stranamente non chiedi di rivedere Sucrose, che fra l'altro, dicevi, deve avvicinarsi per altri motivi... ma devi andare fin lì per vedere questo tizio. Mh."

"S... sì... perché..." Collei deglutisce, impaurita. "Perché forse un po' mi piace, e volevo..."

L'espressione di Cyno è totalmente scandalizzata, ma Tighnari le si para di fronte per nasconderla, in un istante.

"Ma certo, tesoro, è normale. Non preoccuparti, troveremo il modo perché vi rivediate."

"Nari... sei impazzito? Pensavo le avresti detto di studiare o qualcosa del genere."

"Vi prego..." Collei saltella sul posto, nervosamente. "Per me conta molto, vorrei solo rivederlo per un giorno... o due..."

"Due?" Cyno si mette in piedi e si avvicina, scosta Tighnari con una mano e le è davanti, deciso. "E dove dormiresti? Con Mika?"

"Cyno! Ha sedici anni!"

"Appunto!"

"No, no, io... mi ospita Sucrose..."

Tighnari sospira. "Adesso ne parleremo, Collei. Grazie per averci avvertiti. Noi, ovviamente..." Un'occhiataccia a Cyno. "... non possiamo dirti di no, sei libera di andare dove preferisci, ma sai che vogliamo solo il tuo bene e ci preoccupiamo per la tua sicurezza."

"Certo, lo so."

"Ok, allora torna a studiare e ti diremo cosa abbiamo pensato, va bene?"

Grandi sorrisi, Collei corre via.

"Ecco, ora sarà impossibile dirle di no" fa Cyno, e si sdraia sul letto sbuffando. "Vuoi che le succeda qualcosa di brutto? Cosa ci va a fare, fin là, poi? Per un ragazzino?"

Tighnari sta fermo in mezzo alla stanza, con le mani sui fianchi. "Quando tu avevi sedici anni dov'eri, scusa?"

"Ma cosa c'entra? E comunque ero a casa mia, se vuoi saperlo, a Sumeru, con il mio Maestro e Lisa."

"Ecco."

"Be', questa mi sembra solo una motivazione in più per dirle di no, francamente."

Tighnari si acciglia, poi entrambi si guardano e Cyno è così genuinamente arrabbiato da farlo ridere. "Sei così carino."

"No, Nari, non sono carino, sono preoccupato. Potrebbe davvero farsi del male, è troppo giovane per un viaggio simile da sola. E per... Mika."

"Oh, santi Archon, sei geloso?" Tighnari ride ancora, va a sedersi sul letto con lui.

"Be', non geloso, ma in un certo senso... Quando l'ho portata qui era una bambina, Nari. Non può andare a farsi corteggiare dai topografi dall'altra parte del mondo."

"Ma cresce, è bene che lo faccia. Se lo desidera... non potrai fermarla. Puoi solo darle una mano. Altrimenti se la prenderà con te. Immagina se poi Mika diventa l'uomo dei suoi sogni... Vuoi essere quello che le ha impedito di vederlo?"

Cyno ci riflette per un attimo, poi lascia che la schiena si abbatta sul materasso e afferra il cuscino. "Non mi piace, questa cosa. Era una bambina."

Tighnari si china per dargli un bacio, leggero. "E comunque lo sei, carino."

"Piantala, è un problema serio."

"Lo risolvo io, se vuoi."

"Dovremmo... spiegarle di stare attenta?"

"In che senso?"

"Lo sai, in che senso!"

"Cyno... ha sedici anni. Ne sa più di te."

"..."



E dopo è un Tighnari sorridente ed è un Cyno molto seccato, ad accoglierla di nuovo dentro, per discutere dei punti in cui dirigersi e delle provviste da portare. Collei è raggiante, quasi non ci avrebbe creduto; ringrazia e ride, è nervosa all'idea, non vede l'ora.

Quando hanno finito il discorso, Cyno le posa una mano sulla spalla, con fin troppa decisione, e lei sobbalza.

"E ricorda di spiegare molto bene a Mika quali sono i membri della tua famiglia" le dice.

E per Collei è una frase buffa, sì, e goffa, eccessiva, ma profondamente dolce. Dunque fa sì con la testa, e ride, ancora. E si lancia fra le braccia di Cyno, per la prima volta, e lo stringe forte.

"Grazie, Cyno. Ti voglio bene."

E lui in realtà poi ha gli occhi lucidi, o almeno così sosterrà Tighnari più tardi, quando ne riparleranno, nonostante lui farà di tutto per negarlo; ma più che altro è contento.

Sempre che quel Mika sappia comportarsi, ovvio.

After darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora