8 - Just a crush

170 15 31
                                        




L'appartamento di Alhaitham sa di pulito e di cedro, in qualche modo. Un odore troppo artificiale, a cui Cyno non è abituato; la casa di Tighnari sa di foglie, di natura, di verdure spontanee e fiori.

"Prendi un altro bicchiere" sta dicendo Kaveh. La sua voce inizia a sembrare troppo lenta, forse perché è ubriaco, o forse perché è Cyno a esserlo.

"Non dovrei, è il sesto" biascica.

"Settimo. Ma non preoccuparti, per una volta che posso offrirtelo..."

Quel vino è proprio buono. Nari non beve mai, non ne ha mai da offrire. In genere, Cyno non ama abbandonarsi alle conseguenze inebrianti di alcool o altro di simile, però ogni tanto aiuta. E quella sera, sì, in effetti gli serve.

Il divano, comunque, è comodo, ed è l'unico oggetto che Cyno porterebbe volentieri a Gandharva con lui. In fondo, non dovrebbe avere un prezzo eccessivo; potrebbe regalarlo a Nari, così, senza ragione. Potrebbe comprarne venti, se volesse, e allora forse Nari sorriderebbe e ne sarebbe felice. Oppure si arrabbierebbe; è impossibile, del resto, capire con certezza cosa può fargli piacere e cosa invece lo manda in bestia. Cyno fa un sospiro profondo, con il bicchiere ancora fra le dita, e fissa il liquido rosso che lentamente si inclina.

Kaveh accorre a raddrizzare la sua mano. "Attenzione, o Alhaitham staccherà la testa a entrambi. Non vorrei ritrovarmi a spiegare come mai sia tutto macchiato."

"Dovrebbe solo provarci..." mormora Cyno, senza capire bene cosa intende. Poi manda giù tutto il bicchiere in un sorso. E ride. Perché è buono, e si sente benissimo.

Più o meno.

"Non reggi molto, mh?" Kaveh se ne versa ancora un po', ma allontana la bottiglia. "Penso che per stasera vada bene così, che ne dici?"

"No, no, sto bene, sono sobrio."

Cyno allunga un braccio verso la bottiglia, ma Kaveh la afferra in tempo e la trattiene. "Sarà perché sei basso. Reggi come un ragazzino" dice ridacchiando.

"Non dire idiozie. Sono più vecchio di te."

"Ah sì? E quanti anni hai? Non l'ho mai capito."

"Tu quanti ne hai?"

"Ventisei."

Cyno incrocia le braccia, lo squadra. "Allora io ne ho trentadue."

"Trentadue?? Non ci credo nemmeno un po'."

"Stai insinuando che io stia mentendo?"

"No, no, ci mancherebbe, Generale. Dopo solo sette bicchieri, il Mahamatra è lucido e onesto come sempre."

"Ottimo. E ora ridammi la bottiglia."

Kaveh sa essere davvero piacevole. Cyno apprezza la sua compagnia ormai da mesi, capita spesso di fermarsi lì o di accoglierlo da Nari se quel cretino di Al lo ha lasciato fuori da casa. Potrebbe dire che è un amico, anche se non ha ben chiaro come si definisca un rapporto del genere; ha provato con le battute, ma è andata ancor peggio che con Tighnari. Eppure, quello strano ragazzo rimane gentile. Un disastro su ogni aspetto della sua vita personale, ma... gentile.

Infine si arrende, gli passa la bottiglia. Cyno manda giù direttamente da lì, senza nemmeno cercare il bicchiere in giro. Chissà dov'è finito.

"Ehi! Non devi bere da lì, poi devo bere anch'io!"

"I veri uomini non temono i baci indiretti, Kaveh. Smettila di frignare e bevi."

Quello si acciglia. "Non sono mica Tighnari."

"Eh?" Cyno si ferma a fissarlo, con la bottiglia ancora tesa verso di lui. "C... cosa c'entra Tighnari?"

"Andiamo..." Kaveh afferra la bottiglia e gliela strappa dalle mani, beve un sorso come fosse un'azione terribilmente ribelle e non smette di guardarlo, intanto, con un sorrisetto. "Andresti in brodo di giuggiole se fosse lui a prendersi il tuo bacio indiretto, chi credi di ingannare?"

After darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora