Scosta la foglia all'ingresso ed entra, come fa ogni sera. Tighnari è intento a far qualcosa con i suoi intrugli, al tavolo, e le sue spalle sono così familiari e rassicuranti.
"Ehi."
Si gira, gli sorride. "Ehi."
Dovrebbe dirglielo, invece lo osserva tornare al lavoro, in silenzio.
Tighnari si arrabbia di continuo con lui, però mai sul serio. Mai in modo preoccupante. Adesso ne ha paura; sa che il discorso non potrà andare solo bene.
"Uhm..." inizia.
"Dimmi."
Ha già capito che c'è qualcosa di cui parlare.
"Dovrei... dirti una cosa."
Tighnari si volta di nuovo e ora attende, a braccia incrociate, quasi preoccupato. "Cosa è successo stavolta?"
"Eh? No, non è successo niente. O meglio..."
Uno sguardo interrogativo. Ok, non è il caso di attendere ancora e innervosirlo soltanto.
"Ecco, è che... circa una settimana fa... Scusa se non te l'ho detto prima."
"Che cosa?"
Sembra già arrabbiato.
"No, ecco, ero nell'ufficio, in Akademiya, con Alhaitham..."
Tighnari si acciglia subito, le braccia si stringono, la sua posizione si fa più tesa. "C'è sempre di mezzo Alhaitham, nei tuoi discorsi, ormai. Sembri Kaveh. E per fortuna che non vi parlavate mai, cioè, ogni volta si inizia sempre con..."
"Tuo padre è venuto a parlare con noi" dice Cyno in fretta. Perché l'inizio del discorso non prometteva bene.
In effetti, questo lo zittisce.
"E..." continua Cyno, "era arrabbiato, perché aveva visto i fumetti. Sai, quelli su noi due."
Tighnari sbatte le palpebre. "Ah. Ok."
"E io... uhm, potrei aver accennato al fatto che stiamo insieme."
Tighnari non si muove, continua solo a fissarlo, in attesa.
"E poi..." continua Cyno ancora, "è andato da Cyrus."
"Aspetta, aspetta, aspetta." Tighnari agita le mani fra loro. "Tu potresti aver accennato...?"
"Stava dicendo che avrei dovuto vergognarmi di essere stato ritratto con te..."
"Ma..."
Si aspettava la solita rabbia, la voce piccata a cui è abituato. Non che gli tremassero le labbra.
"Mi spiace, Nari, so che non..."
"Chi ti ha dato il diritto di parlargliene?"
"N... nessuno. Scusami."
"E Cyrus...? Cosa gli ha detto?"
"Non lo so, hanno parlato. Della situazione."
"Della situazione?"
C'è qualcosa che non gli piace. Tighnari ha il volto basso, il suo tono è troppo serio. Non conosce quel sapore fra loro. Non c'è mai stato.
"Cyno..." dice piano. "Per favore, vai via, ora."
"... eh?"
"Non voglio dire qualcosa di cui potrei pentirmi. Puoi uscire? Per favore."
Ma vorrebbe stringerlo. Vorrebbe dire che lui è lì, per contenere quel che sta provando, per esserci. Però Tighnari si stringe un braccio da solo, è distante, è freddo. E non è neppure riuscito a iniziare a parlarne.
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After dark
FanfictionRaccolta di one shot un po' casuali su Cyno e Tighnari, perché sono la ragione delle cose belle della vita.