25 - Yeah, I might OD on a little crush, yeah

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Dormire sulla poltrona non rientrava nei suoi piani, ma per fortuna la birra aiuta a sentirsi comodi un po' ovunque. Apre gli occhi per il rumore che sembra ripetersi, ostinato, regolare.

Qualcuno sta bussando alla porta.

Cyrus brontola e si gratta la testa, cammina fra le bottiglie vuote sparse sul pavimento e raggiunge l'ingresso.

"Chi è? Che volete, a quest'ora?"

Dall'altra parte c'è silenzio, poi una voce familiare dice: "Cyrus... sono le undici."

Lui sgrana gli occhi e spalanca la porta. Tighnari e suo padre arretrano, insieme, e quella scena sembra un ricordo, per Cyrus. Sembra com'era un tempo.

Cioè, nel passato era uno solo, ma fa niente.

Spettinato e spiegazzato com'era, sorride trionfante a quei due e fa cenno di entrare. "Cyno sta dormendo... Scusate, c'è un po' di casino."

La stanza, in effetti, è messa peggio di quel che ricordava. Quanto hanno bevuto? Certamente troppo.

"Vedo che avete fatto un party alcolico con una trentina di persone, come minimo" commenta il padre di Tighnari, e intanto prova a camminare schivando le bottiglie.

"Ovvio, ovvio." Cyrus si affretta a raccoglierle. Poi guarda Tighnari, con le bottiglie ancora in grembo, come se le abbracciasse. "Vuoi... andare a parlargli?"

"Oh. Non so, se dorme..."

"Non fare il timido, vivete insieme. Non credo che si sconvolgerà se sei tu a svegliarlo. Su, vai."

Il padre di Tighnari posa le mani sui fianchi. "Non mi pare molto educato, correre nella stanza da letto. Non potresti avvisarlo della nostra visita?"

"Dici con uno squillo di tromba, o con una lettera su un cuscino?"

"Eh? No, solo dicendoglielo, Cyrus. Non mi sembra complicato, la tua casa è grande due metri quadrati."

"Non era la distanza a preoccuparmi, sai."

"E allora cosa?"

Tighnari si massaggia la fronte. "Fa niente, posso benissimo and..."

"Be', i due ragazzi hanno litigato per colpa tua, in caso tu non te ne sia reso conto. Dunque, sarebbe carino se adesso Nari potesse..."

"Nari?"

Cyrus ride. "Sì, è così che lo chiamiamo, qui. In famiglia."

"In... famiglia." Padre e figlio si guardano, Tighnari alza le spalle. "D'accordo."

"Comunque" dice Tighnari, "dicevo, posso svegliarl..."

"Volete qualcosa per fare colazione?" Cyrus inizia a trafficare nell'angolo cucina, mentre il padre di Tighnari si accomoda in poltrona, ignorando tutto e tutti, con un'espressione afflitta.

"No, grazie, io non..." dice Tighnari.

"Quali sono le opzioni, se posso chiedere?" dice suo padre.

"Le opzioni sono che vuoi qualcosa, oppure che non lo vuoi."

"Era una battuta?"

"Direi di sì."

"Non è divertente."

"Ok."

Tighnari li osserva, un po' perplesso, poi decide che va bene così, non serve provare ancora a parlare. Sa dove sia la stanza.

E probabilmente è quel che Cyrus si aspetta, perché mentre lui inizia a camminare quello lo segue con gli occhi. E tira fuori una crostata alla frutta, in tempo per distrarre il padre di Tighnari e sentirlo tornare a lagnarsi.

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