Per tre giorni erano rimasti accampati al limitare della foresta e Saraide aveva studiato attentamente e annotato l'avanzare del gelo dalle cime degli alberi col cannocchiale man mano che passava il tempo.
Sarà stato anche un pilastro piccolo, ma stava divorando vita ed energia con un ritmo sostenuto.
Non era affatto un buon segnale."Cosa mi consigli di fare, Riri?" l'Elfa ripose il cannocchiale nella bisaccia con fare sconsolato una volta scesa dall'albero più alto. Ahimè, non tutti erano in grado di combattere nelle correnti condizioni, ma se fosse progredito con questa velocità, ci sarebbe stato bisogno di riorganizzarsi nuovamente.
"Io ti direi di tenere qui i compagni che ancora non se la sentono e quelli che invece sanno di farcela, me compresa, andare con te"
"Dipende anche da come sta Testa In Fiamme" Lo sguardo era rivolto alla ragazza che si stava esercitando a fare incantesimi di trasferimento per prendere quello che serviva da casa sua nonché diversi regalini dai Neiver, le Banshee o Aidan che mandavano medicine e provviste.
Era un terribile pasticcio, se Artica non fosse stata bene fisicamente allora la missione sarebbe stata un fiasco, d'altro canto c'era quell'orrido maleficio che avanzava a macchia d'olio.
Per tutta la vita l'Elfa aveva voluto guidare un drappello per il bene di Tir Nan Og, solo negli ultimi giorni si era resa conto di quanto fosse duro fare il leader, tutta la disciplina e preparazione che aveva appreso servivano a tutto in una situazione e poi a niente in un'altra."Le vado a parlare?"
Riannon annuì "Prendete una decisione assieme"
Saraide si diresse verso l'amica e si sedette vicino a lei "Te lo dico chiaro e tondo, lo sai come sono fatta ormai"
"Siamo nella merda?"
"Per ora no"
Le spiegò che il sortilegio stava avanzando con una certa velocità. Certo, prima che arrivasse alla loro posizione avrebbe dovuto impiegare parecchi giorni, tuttavia non dovevano nemmeno prendersela tanto comoda.
"Se agiamo stanotte siamo fottuti, non dobbiamo nemmeno aspettare troppo sennò poi sei fottuta tu, viste le tue condizioni""Sto bene, ho camminato senza supporto, posso farcela"
Saraide le mise l'ascia in grembo con un sopracciglio alzato "Se sei sicura, allora prova a sollevarla per spaccare la legna"
Artica rimase imbambolata un secondo a sbattere le palpebre. Ma la prendeva per il culo o cosa? Con uno sbuffo si tirò su, prese l'arma e andò a prendere i ceppi e rami raccolti dai tronchi caduti. Sollevò l'ascia per spezzarne uno, e fin lì tutto bene, ma quando fece per dare un colpo secco, sentì una fitta alla scapola e alla schiena che la paralizzò bruscamente.
"... Ho capito, ho capito" ammise, sedendosi di nuovo. L'amica le si mise al fianco con un sospiro e la mano sulla spalla. Da un lato la comprendeva, volevano tutti tornare a casa e riposarsi, non pensare a quel problema per qualche settimana, rivedere i loro cari, i bambini che alcuni avevano deciso di adottare.
"Lo so che vuoi aiutare perché è una questione personale per te, ma è mio compito assicurarmi che tu rimanga viva e in forze. Noi siamo le forze armate, tu quella che toglie di mezzo il maleficio e siamo qui per aiutarti affinché tu riesca a tornare a casa tutta intera" la fissò dritta negli occhi "Cercherò di farti combattere il meno possibile e ti copriremo come l'altra volta, ricevuto?"
Artica sospirò e annuì "Ricevuto..." si grattò la testa e poi si mise più dritta "Visto che restiamo qui per non so quanto, almeno voglio approfittare per saperne di più su quel gran figlio di buona donna di Cruach e la sua corte di depravati"
Saraide annuì molto lentamente "Abbiamo cercato di fare una damnatio memoriae con tutto quello che lo riguardava. Dovresti chiedere ai Sovrani, io ho solo seicento anni"
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Children Of Myths, Atto Primo: Scozia
Fantasy(IN NUOVA REVISIONE) Nel diciottesimo secolo, Artica Neivers, una mezza Fata Scozzese, scopre che una terribile stregoneria sta affliggendo la sua terra e ovunque la Magia sia stata indebolita dalle mani dell'umanità. Con un'ascia in mano e una Piet...