Ne vale la pena

7 0 3
                                    

Attenzione: questo capitolo contiene una scena di sesso. Sebbene io l'abbia voluta impostare più sul tema affettivo e quello che i personaggi provano rispetto all'atto in sè.



Mentre Connor aveva passato tutte quelle peripezie, Artica era giunta al Loch Fada circa un paio d'ore prima.
Si era messa a perlustrare la riva del lago fino a trovare un gruppetto di persone che riconobbe immediatamente, bastava trovare una fluente chioma dorata e una treccia rossa ed ecco che si sbracciò per attirare la loro attenzione.

"SARA! RIRI! SONO QUI!"

La prima a marciare verso di lei fu Saraide, l'espressione indecifrabile: era furiosa o felice di vederla.

"DEFICIENTE!!" Nonostante tutto, l'Elfa la tirò in un forte abbraccio "Ti davo per spacciata! È un'ora che ti cerchiamo tra terra e cielo!"

Riannon saettò ad abbracciarla a sua volta "Abbiamo temuto il peggio, vieni qui!" E le coprì il viso di bacetti che lasciarono Artica completamente rossa in viso, ma ricambiò l'abbraccio con la stessa forza finché non sentì la ferita bruciare.

"Attenta, uno di quei figli di puttana mi ha lasciato un regalo"

"Non avrei saputo trovare descrizione migliore... Fa vedere" Riannon notò che era stato medicato e cucito. Davvero Artica si era ricucita da sola la ferita?

"Ecco... Ora viene la parte problematica"

Si avvicinò al gruppo di Sidhe e in particolare ad Eljin, che la fissò severamente "Dovrei rimproverarti perché sei più importante di me..." Subito dopo, gli si addolcirono gli occhi e le mise una mano sui riccioli, che scompigliò "Ma mi hai salvato la vita, di questo ti ringrazio"

"Capitano, ehm... Per favore, devo preparare psicologicamente tutti voi"

"Che è successo?"

"Ho incontrato i soldati umani di cui vi ho parlato..."

I presenti si fecero silenziosi e seri, sebbene sapessero che sarebbe arrivato quel momento, incontrare un gruppo di soldati umani sarebbe sempre stato difficile per loro.
Le forze armate britanniche avevano contribuito al loro recludersi nel loro reame per paura di essere uccisi dai loro fucili e cannoni, Artica lo sapeva bene, quindi era più che giusto introdurli con la dovuta calma ed evitare fraintendimenti o litigi.

Quando Evans si presentò davanti alla squadra di creature magiche, si sistemò l'orlo dell'uniforme e schiarì la gola, prima di estendere la mano.

"A parte Miss Neivers, non ho mai incontrato alcun Daoine Sidhe... Posso salutarvi a questo modo?"

Eljin si avvicinò all'uomo e gli strinse la mano leggermente tremante "Eljin della corte di Morrigan, Capo degli Elfi Silvani e Capitano della Guardia"

"Jacob Evans... Di Aberdeen, Capitano dell'Esercito Britannico. È un onore conoscervi"

"Artica è mia allieva. Mi ha parlato di lei e di come stia cercando di mantenere il segreto"

Evans annuì con lo sguardo basso "Non è semplice. Continuo a dire che sono incursioni da parte di predoni, ma ho taciuto sulla parte riguardante il maleficio"

"E di questo gliene siamo tutti grati"

Finora stava andando tutto bene, non si erano creati litigi o non si stavano prendendo a botte; quindi, Artica poté fare un sospiro di sollievo.
Si girò verso la superficie del lago con la mano sotto il mento "Il portale è lì sotto, giusto?"

"Esatto..."

"Un momento, sott'acqua?!" Un paio di soldati esclamarono "E come facciamo coi cavalli? E i rifornimenti? E le armi? Si bagnerà tutto"

Children Of Myths, Atto Primo: ScoziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora