Vento e Mare

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Connor riemerse sputando acqua salata, aggrappato ad Aisling in forma di foca, prima di riempirsi avidamente i polmoni di aria fresca.
L'unico portale subacqueo ben nascosto si trovava a metà tra l'isoletta di Scalpay e Raasay, l'unico problema era l'ubicazione: ad una decina di metri di profondità...

La Selkie nuotò velocemente verso la riva per far stendere il ragazzo ansimante sulla sabbia, prima di riprendere le sue sembianze umane.

"Mettiti seduto" Si mise a dargli pacche belle forti sulla schiena per aiutarlo a tossire e poi lo lasciò riprendere mentre si dava un'occhiata in giro.

"Dove..." Ansimò Connor "Dove ci troviamo?"

"Raasay, Skye è dalla parte opposta" la mano candida della Fata acquatica indicò la sponda opposta "Dobbiamo aspettare che Ariel ti porti il fucile. Un'arma da fuoco bagnata è inutile"

Giusto il tempo per far riprendere fiato a quel povero ragazzo ancora fradicio dalla testa ai piedi.

"Non hai qualche incantesimo per asciugarmi i vestiti?" Tutto nel borsone si era bagnato, compresa pure una spessa giubba di lana per far fronte al freddo, anche i vestiti di ricambio.

"Spogliati, ci penso io"

Nonostante il precedente bagno nell'acqua fredda, il giovanotto divenne rosso, segnale che Aisling comprese e si girò dalla parte opposta "Va bene, non ti guardo"

Appena il ragazzo fu completamente denudato, la Selkie si tolse il cappotto e glielo mise addosso mentre radunava tutti gli indumenti umidi.
Era sorprendentemente caldo nonostante lei avesse nuotato fino a qualche minuto prima nelle fredde acque dei mari scozzesi, nonché abbastanza lungo per coprirlo tutto.

"Quanto ci vorrà perché Ariel arrivi?"

"Non molto, è più rapida di quanto pensi, sai?"

Aisling mise le mani sulla stoffa per letteralmente manipolare ogni goccia di umidità ed estrarla dai vestiti; man mano glieli passava, una volta asciutti, mentre lui stava di guardia.
Prima i pantaloni, ovviamente, poi maglia e casacca, infine gli stivali.

"Ecco qua. Appena Ariel arriverà ti farò dare una sventagliata in faccia e ti si asciugheranno anche i capelli"

"Grazie mille"

Si sedettero a gambe incrociate sulla sabbia a guardare il sole pomeridiano che stava lentamente scendendo. Lui si domandava come stesse, se si fosse riunita al resto delle Sidhe, se fosse ancora in tempo...

"Forse era meglio nuotare direttamente dall'altra parte"

"Eri sul punto di annegare..." Aisling scosse la testa "Non mi costa niente asciugarti i vestiti una seconda volta"

"E se magari ci fossero dei pescatori da queste parti? Ci potremmo far dare un passaggio in cambio di qualcosa."

La Selkie non era molto convinta della faccenda, anche perché di Connor McFadden si fidava, di umani a caso no. E poi dovevano aspettare Ariel e il suo stormo...

"Non credo sia saggio avventurarsi nell'isola così"

"Farò solo un giro qui nei dintorni, torno tra pochissimo. Se non trovo nessuno torno indietro, promesso"

Aisling fece un profondo respiro e poi annuì "Fai in fretta."

Connor si risistemò la spada alla cinta e si mise a camminare sulla spiaggia, pensava di rimanere comunque ad una distanza di sicurezza per non perdersi.
Ogni tanto buttava un occhio a Skye dalla parte opposta, casa sua, prima dell'epidemia. Chissà, forse avrebbe avuto l'occasione di tornare dove un tempo stava con i suoi genitori, forse si ricordavano di lui? Forse quella parte di isola non era intaccata dal maleficio, quanto avrebbe voluto portarci Artica e mostrarle il posto, possibilmente dopo aver compiuto la missione.

Children Of Myths, Atto Primo: ScoziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora