Fine Atto Primo

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"NO!!"

Lilyanne sbatté i pugni sulla superficie ghiacciata, ormai un punto cieco a causa della purificazione.

"NO NO NO NO NO!!"

Continuò a picchiare il muro per qualche minuto prima di scivolare in ginocchio con le mani a coprirsi il viso sfregiato.

"Mia signora...?" Un suo soldato entrò, preoccupato per lo stato in cui la Profetessa si trovava. Non l'aveva mai vista così debole in vita sua, cosa che cambiò repentinamente non appena si ritrovò circondato di stalagmiti acuminate.

"Ecco i tuoi ordini"

La donna si rimise la maschera e si tirò su usando il Bastone di Beira, di nuovo austera e fredda.

"Piantate altri pilastri, raddoppiate il numero di guardie se necessario. Zone isolate, anche in mezzo a pianure, foreste, non mi interessa."

"E con Artica Neivers?"

Lilyanne rimase in silenzio per qualche minuto, poi strinse i pugni "Viva o morta, non ha più importanza. Dillo anche a quei parassiti abissali che possono fare come vogliono"

"Cosa facciamo in caso venisse uccisa?"

"Portatemi la sua Pietra. Ora vai e lasciami sola"

"Sissignora!"

Lilyanne si accasciò nuovamente contro il muro e respirò a fondo con la testa che le girava quasi per il panico.
L'aveva quasi in pugno, come aveva fatto? Cosa era successo?! Aveva riconosciuto la presenza di Beira, ma c'era qualcos'altro, qualcun'altro con lei...

I suoi occhi si dilatarono sotto la maschera non appena sentì una risata quasi impercettibile ed un'ombra sinuosa srotolarsi sul pavimento.
La risata divenne sempre più fragorosa, tanto quanto la sagoma serpentina si espanse ad occupare tutta la sala.

"Cosa hai fatto?!" Si tirò su a fissare il soffitto dove la sagoma del serpente marino stava ridendo quasi delirante.
La coda passò poi ad asciugarsi le lacrime sulle orbite vuote.

"Viva o morta non ha più importanza" Ripetè in un falsetto di scherno "Quanto aspettavo questo momento, non ne hai la minima idea, Lilyanne"

"COSA. HAI. FATTO?!"

"Potrei aver... accidentalmente allentato un po' la presa sulle anime che appartengono al mio limbo" mimò un'alzata di spalle. "Sebbene desideri ardentemente sfamarmi con le sue carni e spirito, non è ancora il momento di banchettare con lei"

Lilyanne strillò frustrata e gli puntò il Bastone contro, creando una stalagmite che si erse contro lui e si conficcò sulla parete dove si stagliava la sua sagoma. Crom sussultò e si portò la punta della coda al petto con fare offeso; durò pochissimo, perché tornò a sogghignare immediatamente.

"Fai tanto la santa, dicendo che i sacrifici che fai sono per un bene superiore" Strisciò lungo il pezzo di ghiaccio e si mise a girare intorno a lei una volta raggiunto il pavimento, come lo squalo fa con la preda.

"Dici di non essere come me..."

L'ombra sembrò staccarsi dal pavimento e arrotolare le spire incorporee intorno al corpo della donna.

"Ma in cuor tuo lo sai. Tu sei come me. Anzi, sei peggiore"

"Io. Non sono. Come te. Tu sei un mostro"

"Io non mento a me stesso, Lilyanne" Crom le ammiccò subdolamente

"Io voglio seriamente migliorare le cose! Tu stai solo facendo i capricci perché ti hanno negato il titolo di sovrano!"

"Lo stai dicendo dall'alto di una pila di cadaveri"

Lilyanne inspirò ed espirò profondamente con i denti stretti e lacrime che stavano sgorgando dagli occhi neri.

"Te lo dissi allora, te lo ripeto: tu non puoi vincere questa battaglia, non contro di me"

Si ritirò nel pavimento, ridendo ancora.
"Per ora è stato uno spettacolo meraviglioso, non vedo l'ora di vedere il prossimo atto di questa commedia!"

Scomparve con una risata velenosa e lasciò la donna in ginocchio sul pavimento a piangere di rabbia e a picchiare il pugno contro il ghiaccio.
Cosa fare adesso??
Artica Neivers avrebbe potuto buttare giù un pilastro dopo l'altro e ottenere sempre più energia. Quel talismano, inoltre, sembrava essere più di un semplice amuleto protettivo. Addirittura era senziente, cosa poteva avere di tanto speciale?

Quanto ci sarebbe voluto perché scoprisse la sua fortezza? Che marciasse dentro con migliaia di Sidhe?
Quello sguardo era l'equivalente di una dichiarazione di guerra...
D'altro canto, piantare altri pilastri e vederli buttare giù nel giro di qualche mese era inutile, anche senza un infiltrato nell'esercito a dirle la posizione dei pilastri avrebbe potuto scoprirlo da sola e agire di conseguenza.
Giusto, i suoi adepti nell'esercito, doveva ritirarli tutti, forse anche quelli tra i mercanti...

I mercanti...?

Lilyanne aggrottò la fronte, con un pensiero in testa.
Si alzò di scatto e si affrettò ad andare nelle sue stanze private. Una volta lì, iniziò ad aprire ogni cassetto alla ricerca di qualcosa, fino a trovare un grosso rotolo di carta che aprì sul tavolo.
Era una mappa del globo, con sopra segnate le rotte commerciali inglesi.
Le esaminò una ad una, finché non le cadde l'occhio su una particolare che seguì con l'indice, e si fermò solo quando ebbe raggiunto l'altro punto cerchiato sulla cartina.

"... Non posso vincere, eh?" Sorrise furbamente mentre annuiva, compiaciuta di questa idea tanto folle quanto geniale.

"Lo vedremo"


CONTINUA NELL' ATTO SECONDO

Children Of Myths, Atto Primo: ScoziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora