Artica stava recuperando le energie più velocemente rispetto all'altra volta, già dopo quattro giorni camminava con qualcuno che la reggesse o con il supporto di un bastone.
L'ultima volta ci aveva messo una vita prima di camminare senza reggersi, l'ipotesi più plausibile era la permanenza in una zona di nuovo permeata di magia selvaggia e pura nonché due pilastri grossi abbattuti in giro per il paese. Non solo lei, ma tutti nel drappello si sentivano meglio."Sembro una vecchia a camminare col bastone a diciannove anni" Aveva commentato con un lamento scocciato, ma le occhiate degli altri l'avevano zittita. Non doveva forzare la guarigione e soprattutto non doveva avere fretta per la partenza. Purtroppo, la ragazza era cocciuta come pochi e avrebbe voluto togliersi quel grattacapo il prima possibile.
"Saraide, mi sento inutile a non fare niente..."
"Non pensare che non voglia portare a termine la missione" rispose l'Elfa "Sei migliorata, siamo migliorati tutti. Ma se partiamo ora ci ammazzano dal primo all'ultimo"
Parola del capo, niente da aggiungere.
Artica si buttò rassegnata sull'erba con uno sbuffo "Va bene, va bene!"
Mentre era immersa nei suoi pensieri, sentì il talismano vibrare e una vocetta familiare avvicinarsi in testa. Sorrise e chiuse gli occhi, iniziando a dialogarci.
"Gigi, lo so, non mi faccio sentire da circa quattro giorni. Stavo messa male"
"Almeno Brendan starà meno in pensiero. Come stai?"
"Cammino come una vecchia di ottant'anni col bastone, ma nel complesso sto meglio rispetto a prima"
Raccontò del cambio di programma e del giovanotto che avevano salvato dalla Setta, uno straniero che veniva dal sud del mondo. Non aveva raccontato ancora i dettagli forse per shock o per la barriera linguistica o per tutte e due le motivazioni.
Stava di fatto che quei fanatici prendevano degli schiavi da qualche parte per far fare loro il lavoro sporco."La vera domanda è: li rapiscono, conquistano la miniera o..."
Sia Gigi che Artica si irrigidirono, perché se li rapivano o prendevano il controllo della miniera era un conto, se li compravano invece implicava tutta una serie di idee che aumentavano l'ansia della povera ragazza.
"... Spero di sbagliarmi"
"La prima volta però era una vera e propria miniera, no? Vedrai che l'hanno conquistata..."
Non che la rassicurazione della capretta aiutasse, ormai Artica si stava perdendo in una spirale di pensieri ansiogeni riguardo il fatto che poteva fidarsi di pochi esseri umani perché i seguaci della Strega potevano essere ovunque e potevano spiarli e-
"Artica?"
La voce esterna al collegamento tra lei e Gigi la fece saltare sul posto con le antenne e la peluria delle ali ritta per lo spavento. Il tutto seguito da una serie di espressioni a dir poco colorite e Riannon ferma con una ciotola in mano
"Stavi parlando col tuo Famiglio?"
"Si" Sospirò una volta calma "Gigi ti saluta"
Riannon si sedette a mangiare con lei, gli occhi blu persi un attimo nel vuoto mentre era immersa nei suoi pensieri.
"Artica, posso chiedere una cosa?" la Sidhe dai capelli dorati azzardò
La rossa annuì, pulendosi la bocca dopo aver deglutito "Dimmi tutto"
"Aisling la Selkie ti ha insegnato solo a manovrare la tua magia personale, giusto?"
Artica fece di nuovo sì con la testa. Per Aisling era la priorità visto che non c'era tempo da perdere, d'altronde era stato proprio quello che aveva poi permesso la purificazione dei pilastri di ghiaccio nero. Riannon non obiettò la sua scelta ma, sia perché erano tutti lì fermi, sia perché Artica non era esperta in fatto di magia in generale, sia perché Gigi era in contatto con lei, quale momento migliore?
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Children Of Myths, Atto Primo: Scozia
Fantasi(IN NUOVA REVISIONE) Nel diciottesimo secolo, Artica Neivers, una mezza Fata Scozzese, scopre che una terribile stregoneria sta affliggendo la sua terra e ovunque la Magia sia stata indebolita dalle mani dell'umanità. Con un'ascia in mano e una Piet...