Fa ciò che devi

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Quando la coppia di uscì presto la mattina, vestita e con le armi pronte, si ritrovò alcuni occhi addosso sia da parte delle Sidhe che dai soldati.
Nessuno disse una parola, sebbene alcuni militari fossero palesemente scandalizzati, mentre ogni creatura magica fiera di loro.

"L'avete fatto apposta, vero?" Connor diede una gomitata a Saraide, che alzò le spalle con nonchalance per tutta risposta.

"Direi che ne avevate bisogno, o mi sbaglio?"

"No no, non ti sbagli" Artica si scrocchiò le nocche e stiracchiò nel mentre "Miglior serata della mia vita, finora"

"Ottimo. Ora vediamo di concludere qui e tornarcene a casa"

La mezza Fata finì di mettersi a posto le giunture e poi riprovò a far scorrere la propria magia verso il basso invece che verso l'alto e camminare sulla superficie del lago per congelarla in profondità fino alla posizione del Cerchio.
Come aveva detto Eljin, non era tanto distante ma dovette fare un giro abbastanza lungo per creare un blocco unico.

"Basta così?"

"Si, torna qui, ora serviranno le tue capacità di purificazione" Il Capitano degli Elfi fece spazio a qualche Sidhe di Brigid perché mettessero in atto la seconda parte del piano, ovvero sciogliere abbastanza ghiaccio per creare un cunicolo adatto a far passare carri e cavalli.

"Capitano..." Uno dei soldati umani si affiancò ad Evans "Davvero vuole lasciar correre?"

"A cosa ti riferisci?"

"Quei due giovani non sono sposati e non credo Miss Neivers voglia procreare in questo momento. Hanno peccato di lussuria e..."

Evans fece un respiro profondo prima di rivolgere al suo sottoposto un'occhiata severa "Non è compito nostro giudicare, specialmente in un momento simile"

"Ma..."

"Lasciali avere un momento di gioia, finché dura. La battaglia è vicina..."

"Sissignore, ha ragione"

Evans aspettò che il tunnel fosse pronto per dare l'ordine di muoversi e ricevere il permesso di passare attraverso il Cerchio dal resto delle Sidhe.
Artica si mise a camminare sopra il portale insieme a tre Fate di Brigid e sotto di loro comparve una superficie ghiacciata e nera invece di una trasparente.
Prima che potesse succedere qualche disastro, Artica rilasciò la propria magia dentro e le altre tre sciolsero tutto per liberare il passaggio, poi avvenne una cosa inaspettata per la prima ragazza: cadde dentro con un piccolo grido e le sembrò che il mondo si capovolgesse su sé stesso.
Si ritrovò successivamente in piedi in un fiume congelato dal ghiaccio nero tranne che per quel cratere che lei e gli altri avevano formato.

"Cosa. Cazzo. È. Successo?"

Non le era mai capitata una cosa simile, forse era perché lo usavano le Fate acquatiche? Si tuffavano dentro e riemergevano dall'altra parte?
Sia lei che poi tutti gli esseri umani e cavalli sperimentarono quella terribile sensazione di essere rivoltati sottosopra e dovettero fermarsi un momento per riprendersi dalle brevi vertigini e nausea, prima di rimettersi in marcia e contemplare la montagna poco distante da loro.

Eccolo là: lo Sgùrr Biorach, completamente nero e coperto da nubi plumbee. Il pilastro all'interno doveva essere grosso come quello al Ben MacDui, se il maleficio si era espanso così tanto.

Eljin radunò tutti e si mise a dividerli in gruppi.

"Artica non può ancora volare, quindi conto sui membri della corte di Brigid per il giro di ricognizione in alto. Dovete scoprire dove sono, riferire e poi attirare l'attenzione di quanti più accoliti possibile fuori. Un secondo gruppo andrà dentro"

Evans richiamò la sua attenzione "Potrebbero esserci anche dei soldati nel bosco circostante... Faremo un giro di ricognizione nel mentre per scovarne quanti più possibile"

"Giusto, per non avere brutte sorprese. Approvo."

I soldati umani presero i cavalli e si sparpagliarono per il boschetto alle pendici del monte, mentre le Sidhe (e Connor) rimasero sulla riva del fiumiciattolo congelato.
Artica stava cominciando a sentire i primi disagi e la Pietra a vibrare. Forse anche lei captava il pericolo incombente...

"Come ti senti?" Connor si mise a fianco a lei.

"Vorrei essere da tutt'altra parte..."

Il ragazzo le mise un braccio attorno alle spalle "Dai, torneremo a casa presto. Poi per un po' non ci penseremo più"

Children Of Myths, Atto Primo: ScoziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora