«Signoria Verity le annuncio che è stato deciso che tutte le cene e i pranzi verranno svolti insieme ai signori Wood...tutti i signori Wood.» quindi anche quei quattro.
Anzi stare con Noah e James non è male, è stare con Aiden e sopratutto Alexander il problema.
«Va bene Albert, grazie.» mi faccio una doccia veloce e scelgo cosa mettere per il pranzo.
Non ho intenzione di starmene a casa oggi che è sabato.
Con ancora l'asciugamano avvolto attorno al copro, scelgo cosa indossare.
Opto per un semplice top bianco e dei pantaloncini a jeans.
«Signorina, il pranzo è pronto.» esco dalla casa e mi dirigo nella villa, dove ad aprirmi è quell'essere spregevole di Alexander, che vedendomi prova a richiudere la porta, ma io la spingo facendolo barcollare.
«Non continuare o ti brucerai.» mi dice passando accanto a me.
«Davvero? io intanto noto te che non fai altro che girarmi attorno, mi sa che sarai tu a scottarti.» lui si ferma e fa avanzare me.
«Sei molto bella Kyla.» James mi avvolge un braccio attorno alle spalle.
«E tu sei un lecca culo.» lui scoppia a ridere.
«Praticamente non ci conosciamo e siamo qui a mangiare insieme ogni giorno, alloggi in casa mia e che altro ti prenderai? il mio cuore?.»
«Nah, quello preferirei lasciartelo.» lui sorride e sembra avere le guance un pò più rosse.
Magari è una mia impressione...sicuramente è così.
«Cazzo, fate vomitare.» Alexander ci passa accanto dandomi una spallata.
«Non riesco a sopportarlo, tu come fai a viverci. da una vita?.»
«Dopo un pò ci fai l'abitudine. Io ho dovuto anche sopportare il fatto che lui sia il più grande e quindi quello con più diritti nell'azienda.»
Si mi ricordo, lui ha ventidue anni, mamma mi aveva accennato qualcosa durante il viaggio.
«Ti proteggeremo noi da quell'insopportabile di nostro fratello. Aiden cederà a breve, non riesce a resistere a tanta bellezza.» Noah mi avvolge il braccio libero con il suo, sotto lo sguardo infastidito di James, che noto che ricambia.
Oookay...?
«Riuscite a farla respirare? si vede che siete i più piccoli.» Aiden si prende il gioco di loro.
«Devo aiutare ad apparecchiare la tavola?.» Noah guarda i suoi fratelli come se avessi detto qualcosa di assurdo.
«Qui noi non apparecchiamo, di solito lo fanno le persone che vengono pagate per farlo.»
«Okay, farò finta di non aver sentito.» però non posso fare qualcosa perché ho paura che possano offendersi...tipo.
Non so bene come comportarmi in quest'ambiente, è tutto nuovo e strano.
«Dov'è mia madre?.» chiedo a James, sperando che lui abbia una risposta.
«So solo che è con mia madre.» si limita a dire, alzando le braccia, totalmente indifferente.
«Sto tornando. Ditelo alla mamma che forse farò tardi, altrimenti si incazza e non ho voglia di sentirla.» con quella solita aria da bello e dannato, con la sua camicia nera ben stirata, Alexander esce di casa senza curarsi di dare qualche altra spiegazione ai suoi fratelli.
«Doveva andare a-.» Noah si blocca quando Aiden gli colpisce il braccio e noto con la coda dell'occhio che lui mi sta indicando.
«Comunque si. Stasera ha un...incontro.»
sottolinea quella parola, volendo palesemente intendere qualcos'altro.
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Sweet Hell
Teen FictionKyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta a settimana, a detta di tutti: una palla. Ed è proprio quando sua madre le dice che devono trasferirsi a causa di un lavoro, che la sua vi...