Noah.

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«Noah, dove cazzo sei?!.» urlo dalle scale, sperando che il minore dei fratelli Wood mi senta.

«Che hai da strillare tanto?.» mi giro verso Aiden e lo incenerisco con lo sguardo.

«Ho che quell'idiota di tuo fratello deve accompagnare me e James a scuola, ma ancora non scende e già siamo in ritardo.» sbuffo sonoramente e decido di andarlo a prendere io stessa.

«Ti sto dicendo che ho già quasi raccolto la cifra.» mi fermo quando lo sento parlare da dentro la sua stanza.

«Andiamo amico...ho detto quasi perché dovrebbero arrivare oggi gli ultimi dollari...domani? va bene.» quando capisco che ha chiuso la chiamata sono indecisa se tornare giù o bussare.

Ma lui sceglie per me perché apre la porta.

«Che ci fai qua?.» mi chiede e si legge negli occhi che ha paura che io abbia sentito qualcosa.

«Sono arrivata adesso perché dalle scale non mi sentivi. Dobbiamo andare a scuola.» lui strabuzza gli occhi.

«Cazzo, hai ragione. Tieni, inizia ad accendere l'auto.» mi lancia le chiavi e corre a finire di sistemarsi.

«Quindi lo lasciamo qui?.» mi chiede James quando vede le chiavi.

Io scuoto la testa in segno di negazione.

«Buongiorno.» Alexander ci saluta e io mi schiarisco la voce.

«Buongiorno fratello. Mi spieghi chi ti sei portato a letto ieri sera?.» mi giro di scatto verso Alex in cerca di una spiegazione.

«Di che parli?.» lui sembra tranquillo.

«Ho sentito dei gemiti provenienti dalla tua stanza.» Il maggiore dei Wood sembra cadere dalle nuvole.

«Non mi sono portato proprio nessuno, mi sono addormentato con ancora il film in tv, avrai sentito quello.» James alza le spalle e il mio cuore batte un po' meno velocemente rispetto a prima.

«Sono qui, andiamo?.» Noah si presenta dietro di me e io sospiro.

«Si.» dico con un filo di voce.

E se Alexander avesse portato davvero qualcuna in casa e io non me ne fossi resa conto?

«Fratello, io non ti credo minimamente, poi mi dici chi era la fortunata.» James lo indica con l'indice e Alex sbuffa.

«Ho finito di portare ragazze qui dentro, papà mi uccide alla prossima che entra.» io alzo gli occhi al cielo.

Non siamo niente, sono scappati solo due baci, non ha senso essere delusi per una cosa del genere, giusto?

«Kyla, va tutto bene?.» Aiden mi si piazza davanti e io annuisco.

«Divinamente, adesso dobbiamo seriamente andare.» guardo per ultimo Alexander, che sta provando a capire il mio stato d'animo.

Non glielo permetterò.

Esco quasi correndo e mi infilo in macchina dal lato del guidatore.

«Nono! togliti, guido io.» faccio il dito medio a Noah.

«No, è colpa tua se siamo in ritardo, quindi guido io.» lui sbuffa ma acconsente.


***

Sono a lezione ma il mio cervello è rimasto in cucina.

So che non dovei farmi certi pensieri perché non stiamo insieme.

So anche che dovrei dare il beneficio del dubbio ad Alexander e credere che James abbia frainteso, ma allo stesso tempo vedendo il suo passato

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora