Feelings.

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Fortunatamente la sveglia che avevo impostato prima di cadere in un sonno profondo è riuscita a svegliarmi in tempo.

Non ho voglia di pensare a qualcos'altro da indossare, anche perché già è tardi, quindi sistemo meglio l'idea che mi ha dato inizialmente Aiden.

Aveva scelto un tubino nero tempestato di glitter con le maniche nere trasparenti.

Ha un buon gusto in fatto di vestiti, devo concederglielo.

Ci abbino degli stivaletti.

I capelli li lascio al naturale, tanto sono mossi, che non guasta.

Scendo in salotto e stranamente non c'è nessuno oltre Marisa che è intenta a guardare una serie tv turca.

«No! ma che fai! non devi baciare lei che ti ha tradito! idiota...» mi siedo accanto a lei, divertita dalle sue reazioni.

«Oh cara, sei stupenda!.» le sorrido e la ringrazio.

«Ho sentito che dovete andare a una festa.» annuisco e sistemo l'orlo del vestito.

«Ma sai se i Wood sono pronti?.» le chiedo, sentendo la casa in totale silenzio.

«Conoscendoli saranno rinchiusi nei rispettivi bagni a spruzzarsi litri di profumo.» annuisco alle parole di. Marisa ma poi li sentiamo.

Sono usciti tutti e quattro contemporaneamente dai loro bagni, come ha detto Marisa.

«La smettete di sparlarci? vi sentiamo.» Noah lascia un bacio sulla guancia di Marisa, seguito poi da tutti i suoi fratelli.

«Mi fa l'onore?.» noi mi porge il braccio con fare scherzoso e io mi appoggio a lui.

«Certamente.» ci dirigiamo verso la macchina di Noah e in giardino notiamo mia madre ed Eva intente a bere un tè con i biscotti.

«Aspettate, vado a salutare mia madre.» loro annuiscono e nel frattempo spariscono nel garage.

«Come siamo belle! dove state andando?.» mia madre si alza e mi lascia un bacio sulla guancia.

«Stiamo andando ad una festa a casa di Emma.» Eva annuisce.

«Mi piace quella ragazza per Aiden.» io mi trovo ad essere pienamente d'accordo con lei.

«Va bene, ero passata a salutare, adesso devo andare però.» mentre mi allontano le saluto nuovamente scuotendo la mano.

«Kyla devi andare in machina con Alexander, portiamo solo due macchina e in questa siamo pieni, passiamo a prendere Karol.» James mi spiega e io congelo.

«Scusate non può venire Noah con me in macchina? e Kyla sta con voi.» loro scuotono la testa alle parole del fratello maggiore.

«Che vi costa, dovete farvi mezzoretta di viaggio insieme.» io sbuffo e mi infilo in macchina dal lato del passeggero, seguita da Alexander che non appena entra attiva il motore.

«Non bastava il fatto che ti sto continuando a sopportare per il fatto della gara, no! pure qua.» mi giro con la bocca spalancata verso Alexander.

«Smettila di dire cattiverie gratuite, nemmeno per me è uno spasso starti accanto ma non te lo vengo di certo a dire!.» lui alza gli occhi al cielo.

«Ma poi non ho ancora capito perché mi odi.» forse sto alzando di qualche decibel la voce, ma onestamente non mi importa.

«Non ti sopporto e basta, ci deve essere per forza una motivazione?.»

«Ma tu come ti relazioni con le persone, si può sapere? prima mi dici che non possiamo stare accanto per i tuoi cazzo di problemi mentali, poi mi odi senza motivo. Bravo chi ti riesce a capire.»

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora