It's a party, have fun.

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Sono ancora sconvolta per l'accaduto.

Ma purtroppo non posso continuare a piangermi addosso.

Perciò, da Albert mi faccio indicare la camera di Eva per prendere i vestiti che mi serviranno per stasera.

«Posso?.» busso alla porta di Eva, che subito dopo si apre.

«Cara, certo dimmi.» mia madre è li con lei, ma sta seduta con gli occhiali da lettura addosso mentre controlla qualcosa al computer.

Non si scorge nemmeno della mia presenza.

«Ero venuta per i vestiti.» lei annuisce e mi passa tutte le buste.

Non so bene cosa possa star pensando Eva, ma noto nel suo sguardo quasi...pena.

E questa cosa mi infastidisce.

Hanno sempre tutti provato pena nei miei confronti a causa di mio padre, tutti a pesare sempre "poverina, dovrà soffrire molto la sua mancanza" oppure "chissà quanto sarà dura senza una figura maschile in casa" e cose così, perciò negli anni avevo acquisito abbastanza pena da riempirne una casa.

«Va bene, vado a prepararmi, altrimenti faccio tardi.» saluto entrambe anche se non ho risposta da mia madre.

Ovviamente.

Quando esco dalla sua stanza, prendo un grosso respiro, che si intensifica quando vedo Alex in fondo alle scale, che parla con Aiden.

«Come devo farvi capire che lei non può uscire con noi? mamma ci uccide se le capita qualcosa.» Aiden sbuffa alle parole del fratello e lo fronteggia.

«Sei sicuro che sia solo questo il problema? perché sarò anche più piccolo di te ma questo non implica che io sia anche stupido.» Alexander incrocia le braccia e con sguardo annoiato dice:

«E sentiamo, che altro problema ci sarebbe.» io per avvicinarmi e sentirli meglio, purtroppo rischio di cadere e quindi entrambi mi notano.

«Ah, ottimo, adesso origli anche le nostre conversazioni?.» Alexander comincia ad avanzare, e così anche Aiden.

Io indietreggio, guardando negli occhi il primo dei due, ma vado a sbattere contro qualcuno.

James.

«Smettetela, non siete divertenti.»

«E tu non sei divertente a difenderla sempre, è adulta e vaccinata, non le serve un bodyguard.» Aiden ci supera e io, insieme a james, mi affretto a scendere le scale e raggiungere la mia stanza.

Sento di poter fare delle domande a James, senza paura che lui non risponda, perciò una volta entrati nella mia stanza, gli faccio una delle tante domande che mi pongo

«Ho sentito dire a tuo fratello che non posso venire con voi alle feste e...in altri posti perché se dovessi farmi male, vostra madre vi ucciderebbe.» lui sicura, passando si una mano sul viso.

Che bello che è.

«Arriva al punto, Kyla.» io annuisco sospirando,e mentre lui si abbassa sulle ginocchia, per guardarmi in faccia.

«Okay, voglio sapere per quale motivo potrei farmi del male e per quale motivo, nella remota ipotesi che questo accada, tua madre vi ucciderebbe.» lui butta indietro la testa, quasi esausto ma poi mi guarda negli occhi.

«Cerca di capire che non posso dirti ogni cosa, altrimenti sarebbero i miei fratelli a uccidere me, posso dirti però che il portarti con noi alla gara è stato un atto di fiducia. Passando alle domande, sulla prima posso solo dirti che per i giri in cui siamo, non frequentiamo persone del tutto...amichevoli

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora