Happy Birthday, Alex. pt.1

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«Ho un estremo bisogno del tuo aiuto!.» mi precipito in camera di Aiden senza nemmeno bussare.

«Buongiorno anche a te, Kyla. Dormito bene?.» lui si stropiccia gli occhi con i pugni delle mani e si alza dal letto.

«Buongiorno, Aiden. Aiutami! devo fare il regalo di compleanno ad Alexander.» lui sbuffa e si alza, andando in bagno.

Non chiude la porta, quindi deduco che posso stare lì a parlare.

«Che cazzo posso fargli?.»

«Nono, non "cazzo" ma "vagina". Regalagli la tua» strabuzzo gli occhi e arrossisco di colpo, fortuna che non può vedermi.

«Prima cosa: smettila di essere volgare, seconda cosa: smettila di essere un coglione e aiutami seriamente» lo sento sbuffare una risata.

«Lui adora le moto, come hai ben potuto capire, fagli qualcosa inerente alle moto» effettivamente potrei fargli un portachiavi...o è troppo banale?

«Un portachiavi è troppo scontato?.» domando, ansiosa.

«Dipende. Che avevi in mente?.»

Ma subito dopo ci ripenso, e credo di avere in mente il regalo perfetto.

«Lascia perdere. Ho capito cosa fargli, ma devi accompagnarmi in un posto.» lui esce dal bagno, profumato fino all'ultima ciocca dei suoi capelli.

«Non si respira. La prossima volta mettine di più, così soffoco direttamente.» lui ride e allaccia l'orologio al polso.

Il compleanno di Alexander è domani.

Lo so, sono una pessima fidanzata.

Ma non ho avuto proprio il tempo di respirare ultimamente, tra la scuola e Alexander che mi è sempre accanto.

«Faccio strada io, tu devi solo farmi la compagnia.» lui annuisce e usciamo dalla sua stanza.

Vado diretta in macchina, provando ad evitare gli altri componenti della famiglia, per non farmi beccare.

«Non stiamo andando ad uccidere qualcuno, vero?.» scuoto la testa alla stupida domanda di Aiden, in segno di negazione.

Metto in moto la macchina ed esco fuori dall'immenso garage, trovandomi già per strada.

«E allora perché non parli?.»

«Sono concentrata. Devo ricordarmi la strada.» lui annuisce e mette la musica.

Avevo detto che devo concentrarmi

***

Finalmente arriviamo.

Corro dentro il negozio e quasi mi butto sul bancone.

Speriamo che la mia idea riesca.

«Salve signorina, desidera?.» l'uomo sulla quarantina che adesso mi sta aiutando sembra attento a ciò che sto per dire.

Ottimo.

«Avevo visto, dall'immagine qui fuori, che fate anche i braccialetti con le foto dentro.» lui annuisce.

«In un'ora può avere il suo braccialetto. Ha qualche idea particolare sul modello?.» lui prende le foto e le scorre, per farmi vedere tutte le possibilità.

Ne scelgo una, che è un semplice cordino nero con al centro un cerchietto all'apparenza trasparente, che all'interno conterrà la foto scelta.

«Mandi la foto a questa email e torni tra un'ora, le faremo trovare tutto pronto. Oh, quasi dimenticavo: vuole una confezione regalo?.» scuoto la testa.

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