Why?

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Sono passati giorni dal quell'incidente, e Alexander non mi ha rivolto la parola nemmeno mezza volta.

Non so per quale motivo lui abbia deciso di comportarsi così, ma è dannatamente strano.

«Buongiorno.» James mi saluta con un bacio in testa mentre leggo il nuovo libro che ho comprato.

Anche lui è più strano da quella sera.

Non passiamo più di cinque minuti insieme da soli, non sopporta la mia presenza, quasi.

«Oggi sei tutta per me!.» Aiden si siede a gambe aperte alla fine della mia sdraio.

«Scusa, puoi ripetere? credo di non aver capito.»

Lui sbuffa e prende il suo cellulare.

«Stasera ho un appuntamento! mi devi aiutare a scegliere cosa comprare per l'occasione.» io sgrano gli occhi.

«Un appuntamento? ma è grandioso! quando vuoi andare nei negozi?.» lui mi guarda stranito.

«Nei negozi? nono cara mia, andremo in un negozio, quello nostro di fiducia.» io annuisco, capendo adesso che essendo ricchi sfondati è ovvio che abbiano anche un negozio di fiducia.

«Comunque andiamo dopo pranzo, okay?.» io annuisco e mi perdo a guardare Alexander che ci passa accanto senza degnarci di uno sguardo.

Ovviamente se avesse salutato suo fratello, per educazione avrebbe dovuto salutare anche me.

«Che strano.» esclama Aiden quando suo fratello è ormai lontano per poterlo sentire.

«Chi sarebbe quella ragazza?.» domando, abbastanza curiosa, quando vedo che una bionda alta sta baciando Alexander sulle labbra.

«Lei? una delle ragazze di Alexander.» risponde semplicemente, come se fosse normale, come se fosse abituato a dare questa risposta, fatto sta che continua a giocare con il lacciò dei suoi pantaloncini.

«Smettila di tirare quell'elastico, finirai per rovinarlo.» gli prendo la mano e ci gioco.

«E se non fossi più...in grado?.»le sue parole escono come un sussurro così basso che a stento lo sento.

«In grado di fare cosa?»

«Di corteggiare una ragazza. Dopo Caroline non ho più provato a stare con qualcuna, ho sempre pensato di non essere all'altezza.» le sue parole mi toccano profondamente.

Non si sente abbastanza, e io quella sensazione la conosco bene.

«Non pensarci proprio!.» mi alzo immediatamente dalla sdraio e gli tendo una mano.

«Ti rendi conto che stai permettendo a quella stronza di rovinarti? tu poi! che sei la persona più dolce, spiritosa e bella che io conosca!.» lui fa un sorriso amaro e abbassa lo sguardo.

«Devi smettere di darle così tanta importanza, non se la merita minimamente.» lui sembra cominciare ad ascoltarmi.

«Ora, non so bene come funzioni far riprende qualcuno da una delusione d'amore, ma credo di essere a buon punto con te.» lui ride.

«Adesso tu alzi quel bel culo, che quella stronza di Caroline dovrebbe solo baciare, e vieni con me a fare shopping nel tuo negozio di fiducia. Non accetto un no come risposta, ti avviso» lui scoppia a ridere, e afferra la mia mano ancora ben tesa verso di lui, alzandosi.

Quando mi abbraccia, dall'altro lato del giardino, vedo Alexander guardarci con la mascella serrata, mentre la ragazza che ha difronte, cerca di portare l'attenzione su di se, con scarsi risultati.

Aiden si allontana un attimo da me per decidere cosa indossare per uscire adesso, e io lo aspetto, tornando seduta sulla sdraio

«Io e te dobbiamo parlare.» quella voce la riconoscerei tra milioni.

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora