Non so bene come descrivere ciò che sto provando.
Dopo aver scoperto tutto il passato dei miei genitori ieri, è come se tutto il mio mondo sia crollato.
Non esco dalla mia stanza da quando sono tornata.
Mi hanno chiesto se volessi mangiare, ho rifiutato sempre l'offerta.
Non voglio né vedere né sentire nessuno.
Non so se i Wood sappiano cosa ho scoperto, ma se così non fosse, non riuscirei a renderli partecipi.
Proprio no.
«Kyla, so che sei sveglia.» la voce di mia madre mi risveglia completamente dallo stato di trance in cui ero entrata.
«Ti prego, esci da questa camera. Mangia qualcosa...so che non vuoi parlare di ciò che ti ho raccontato, capisco che sia un totale shock per te.» mi alzo dal letto e apro di scatto la porta.
«Non preoccuparti. Ho come rimosso tutto ciò che mi hai detto. Sto bene.»
No, non è vero, per niente.
«Sei sicura? io-.» la blocco sul nascere.
«Sto benissimo, ti prego smettila di parlarmi di quello che ci siamo dette ieri.»
Una cosa brutta del mio carattere? questa.
Metto delle barriere davanti a me quando qualcosa mi fa stare così tanto male da non farmi addirittura mangiare.
Quando arrivo in cucina, gli occhi di tutti sono rivolti su di me.
Cazzo, no, vi prego.
Leggo nei loro sguardi quello che speravo di non vedere.
La compassione.
Non voglio che provino questo, non ha senso.
«Va tutto bene. Potete smettere di guardarmi.» prendo un bicchiere e mi ci verso dentro dell'acqua.
«Kyla...» Marisa prova a parlare ma io la blocco.
Albert è in vacanza e lei si concentra un po' troppo su ciò che tutti facciamo, mi da fastidio.
Ma che sto dicendo...non è affatto vero.
Cazzo, ho bisogno d'aria.
Sento arrivare le notifiche dei messaggi ma sto ignorando tutto.
Quale parte di "sto bene" non hanno capito tutti?
Non voglio vedere nelle loro facce un'espressione che comunica "oh povera, ha scoperto tutto questo dopo diciassette anni, dev'essere distrutta"
Perché non potrei accettare anche una cosa simile.
Corro fuori casa e non so bene dove sto andando.
So solo che non voglio avere nessuno attorno, almeno per il momento.
***
E' tardo pomeriggio quando decido di tornare a casa, effettivamente mi sono comportata un po' da stronza con la mia famiglia.
So che si preoccupano per me, ma è difficile da digerire questa situazione.
«Kyla vuoi uscire?.» Sono seduta sul divano, sto vedendo una serie tv quando James mi rivolge queste parole.
«Stasera esco. Ho bisogno di passare una serata da sola.» dico, senza nemmeno guardarlo.
«Va bene, ma non ti chiudere in te stessa, ti prego.» guardo a terra e stringo i denti.
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Sweet Hell
Teen FictionKyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta a settimana, a detta di tutti: una palla. Ed è proprio quando sua madre le dice che devono trasferirsi a causa di un lavoro, che la sua vi...