Let's spend some time togheter.

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«Non capisco. Per quale motivo non puoi venire?.» sono al telefono con Emma.

Karol mi aveva chiesto di uscire e io avevo accettato, proponendo la stessa cosa anche ad Emma e Daphne.

Quest'ultima ha subito detto di sì, mentre Emma...non so perché ma afferma di non poter venire con noi.

«Aiden ha detto di dovermi portare in un posto.» sbuffo.

«State appiccicati ventiquattro ore su ventiquattro, non potete per una sera, evitare di stare insieme? si tratta di qualche ora!.» provo a convincerla, e nel mentre sistemo i vestiti dentro l'armadio, piegandoli per bene.

«Mh, forse hai ragione, per una volta possiamo rimandare.»

Continuo a parlarle di cosa potremmo mettere stasera e nel frattempo entra Aiden in camera mia.

«Kyla, hai visto il mio cappello?.» scuoto la testa ma lo fermo prima che lui possa uscire.

«Sono al telefono con la tua ragazza, che mi ha gentilmente detto della vostra uscita di stasera, ma mi dispiace ve l'ho cancellata io.» lui strabuzza gli occhi.

«E perché mai?.»

«Perché voglio stare un po' di tempo con la mia amica, potrò anche io stare con lei, no?.» lui alza gli occhi al cielo, reprimendo un piccolo sorriso.

«Va bene, tanto avremmo solo dovuto andare a mangiare fuori. Ciao amore.» la saluta ad alta voce, e lei ricambia, riesco a farlo sentire ad Aiden.

«Visto? è facile, basta metterli davanti al fatto compiuto.» lei ride e io la seguo a ruota.

***

«No, Alex, non posso mettere una cosa del genere.» sono dentro il mio negozio preferito con Alexander e vuole che provi un vestito minuscolo.

Dovrebbe essere uno di quei vestiti, strettissimi e piccoli all'apparenza, ma che poi si adattano perfettamente alle tue forme.

«Se dopo averlo provato non ti piacerà, potrai sempre cambiarlo.» sbuffo e prendo il pezzo di stoffa nero.

Vado in camerino e inizio a spogliarmi.

Adoro il fatto che abbiano deciso di renderli più larghi.

Mentre tolgo il pantalone, vedo la tenda muoversi con la coda dell'occhio, e quando alzo lo sguardo noto Alexander alle mie spalle.

Lo vedo dallo specchio.

«Alex, non facciamoci cacciare, per piacere.» lui si piazza dietro di me, mettendo una mano sul mio fianco.

Mi lascia un bacio sulla clavicola.

«Non dirmi che non ti eccita nemmeno un po' l'idea.» chiudo gli occhi quando queste sue parole vengono sussurrate nel mio orecchio.

«Anche se fosse così, non potremmo ugualmente.»

«Lo sai meglio di me che le cose proibite sono le migliori.» mi giro a guardarlo e lo bacio.

E' un cazzo di diavolo tentatore.

«Però fa silenzio.» mi intima, prendendomi in braccio, facendo scontrare i palmi delle mani con il mio fondoschiena.

Fortunatamente un'altra cosa che hanno aggiunto è un sigillo alla tenda, per poter dare la possibilità a chi sta dentro di chiudersi in tutta tranquillità.

Sono ancora in intimo, mentre lui è totalmente vestito.

«Non urlare, tornado, o ti sentiranno tutti e questa cosa non va bene.» annuisco e lui inizia a divorarmi le labbra.

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora