Why does everyboy knows him here?

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E' passata una settimana e con mia madre le cose vanno molto bene.

Riesce a ritagliare qualche ora di tempo per me, staccando dal lavoro.

Non è tantissimo, ovviamente, ma si fanno piccoli passi.

«Cosa metto per stasera?.» Alexander è sdraiato sul mio letto con il cellulare in mano.

Quando faccio questa domanda, lui lo sposta da davanti il suo viso, guardandomi.

«Metti quello bianco che avevamo comprato insieme.» lo tiro fuori dall'armadio e mi dirigo in bagno per provarlo di nuovo.

«Nono, stai qua.» lui si tira a sedere e mi guarda attentamente.

Vuole che mi cambi davanti a lui.

Mi tolgo la maglia con lo stemma della scuola, rimanendo coperta solo dal pigiama e dal reggiseno.

Sotto il suo sguardo attento tolgo anche il sotto del pigiama a quadretti.

Lui stringe gli occhi e la mascella, e nel mentre provo il vestito bianco.

«Come mi sta?.» chiedo, sistemando la gonna.

«Sei una dea.» si alza e mi circonda i fianchi con le mani.

«Una dea?.» chiedo, trattenendo una risata.

Lui annuisce e mi bacia, chiedendomi di inserire la lingua in quel contatto.

Ovviamente glielo concedo.

Le sue mani viaggiano per tutto il mio corpo, fermandosi sotto il sedere per indurmi ad aggrappare le gambe attorno al suo busto.

Poi mi poggia sulla scrivania.

Io gli sbottono i pantaloni e lui inizia ad ansimare.

«Kyla, guarda questo nuovo post-.» mia madre apre all'istante la porta.

Io e Alexander ci separiamo ma non ci vuole molto a fare due più due e capire.

«Ciao Alexander, vuoi scendere giù dai tuoi fratelli o ti ci spedisco a calci?.» scendo dalla scrivania, imbarazzata da morire.

Alexander guarda mia madre dall'alto e si defila giù per le scale.

«Non voglio più vedervi in queste condizioni, sono stata chiara? o metterò delle regole in questa casa.» alzo gli occhi al cielo, coprendomi il viso con i capelli.

«Va bene. Cosa volevi?.» le chiedo.

«Ne riparliamo dopo.» sbatte la porta subito dopo essere uscita.

***

«Dobbiamo passare a prendere Emma.» dice Aiden, aggiustando i polsini della giacca.

«E Karol.» dice invece James, spingendolo appena.

«Anche Daphne.» Alexander guarda male Noah.

«Ce ne sono altre?.» chiede, scocciato.

«Sta zitto, cazzone. Non tutti abbiamo la fortuna di avere la ragazza sotto lo stesso tetto.»

«Chiamala fortuna...» sussurro, alludendo a tutte le volte in cui siamo stati interrotti io e Alexander.

«Che dici?.» Aiden si avvicina a me e poggia il braccio attorno alle mie spalle, subito dopo avermi fatto questa domanda.

«No, nulla.» lui annuisce poco convinto e usciamo fuori insieme.

«Quindi prendiamo due macchine?.» domanda James, che ottiene un'immediata risposta da parte di suo fratello Alexander, non molto cortese.

«Certo coglione, le vostre ragazze dove le mettiamo altrimenti?.»

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora