I'm not cheating on you.

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«Kyla! è un incubo!.» mi sveglio scossa da Noah.

«Cazzo Noah! che c'è?.» alzo la mascherina per gli occhi in seta rosa sulla testa, e lo guardo meglio.

«Devi aiutarmi, ho scoperto una cosa orribile.» penso subito al peggio.

Ho già compreso la sua personalità, ed è capace di fare cose abbastanza assurde.

«Adesso ti calmi, fai un bel respiro profondo. Io vado a lavarmi i denti e tu calmi il respiro.» lo aiuto a respirare e a buttare fuori l'aria.

Poi mi chiudo in bagno e mi do una ripulita.

Quando esco lo trovo sul mio letto, si tiene il petto con la mano e regolarizza i battiti.

«Racconta meglio.» mi siedo accanto a lui e gli passo una mano sulla schiena, per confortarlo.

«Ieri sera, quando siete tornate dalla serata, mi ha chiesto di prenderle un'aspirina dalla borsa, l'ho fatto e oltre all'aspirina ho trovato anche un bigliettino.» oddio.

Si riferisce al biglietto che il barista le aveva scritto.

Si è dimenticata di buttarlo.

«Aspetta, te lo faccio vedere, gli ho scattato una foto.» si, è proprio quel pezzo di carta.

«Io avevo notato dei comportamenti strani da parte sua, ma mai mi sarei aspettato un tradimento.»

«Oddio, tradimento mi sembra eccessivo. Gliel'ha dato un barista al locale, non è nulla di che.» sbuffo una risata ma lui non sembra condividere il mio pensiero.

«Io me lo sento, Kyla.» sembra proprio dispiaciuto, povero.

Lo abbraccio.

«Cosa posso fare per aiutarti?.» lui mi guarda e improvvisamente si fa più serio.

«Spiamola.» strabuzzo gli occhi.

«Come scusa?.»

«Hai capito bene. Pediniamola.»

«Noah, dimmi che scherzi.» spero vivamente che non stia dicendo sul serio.

«La conosco bene, non ammetterebbe mai qualcosa del genere, vediamo cosa fa durante la giornata, si possono capire molte cose.» non credo a ciò che sto sentendo.

Ma non credo nemmeno alle mie stesse parole.

«Sei mio fratello praticamente, come posso negarti il mio appoggio? anche se credo che sia un'idea di merda.» lui ami abbraccia di nuovo.

«Sei la sorella migliore del mondo.» e subito dopo esce dalla mia stanza.

Mi aspetta una lunga giornata.

***

«Finalmente facciamo un pranzo dignitoso in famiglia.» Eva si siede tra mia madre e Mike, felicissima in volto.

«Era da parecchio che non passavamo un po' di tempo insieme.» concorda mia madre.

«Siamo stati molto impegnati.» dico, spezzando il ghiaccio anche dalla nostra parte.

«Ho notato.» mi dice Mike, facendomi subito capire a cosa si riferisce.

Nell'istante successivo, Alexander fa scendere la mano dal tavolo alla mia coscia seminuda per i pantaloncini.

Accendono sempre il riscaldamento, quindi bisogna vestirsi di conseguenza.

Non so dire con precisione se anche le mie guance siano diventate visibilmente rosse.

Ma sento che stanno andando a fuoco a causa della stretta salda di Alexander.

«Ma anche per l'ambito lavorativo, non solo amoroso.» si difende Aiden.

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora