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Dopo aver discusso ulteriormente su diverse regole del nostro contratto ed essermi accertata di non cadere in una trappola bella e buona - cosa che, alla fine, scoprirò sicuramente solo vivendo -, ho fatto subito ritorno al mio minuscolo appartamento, o meglio quello che sarà il mio appartamento ancora per pochi giorni prima che io mi sposi con Nathan e mi trasferisca ufficialmente nel suo attico da qualche milione di dollari.

Per fortuna, non ho nemmeno beccato Victoria in giro per casa perché, altrimenti, non avrei avuto il coraggio di guardarla in faccia senza sentirmi in imbarazzo per la scena di poche ore prima con lei e Vince. Ma soprattutto, non sarei riuscita a mentirle e nasconderle quanto appena successo, specialmente con un anello di fidanzamento al dito enorme e nuovo di zecca.

Proprio per la consapevolezza di possedere un oggetto così costoso che mai mi sarei sognata di avere, ancora adesso non faccio altro che guardarlo e toccarlo dal momento che non mi sembra assolutamente vero. Infatti, non riesco a smettere di sfiorare con il mio indice il grandissimo smeraldo posizionato al centro e i piccoli diamanti che lo circondano, il tutto sostenuto da una fascia sottile in oro dell'esatta grandezza del mio anulare.

Quando Nathan me lo ha rivelato, aprendo davanti ai miei occhi il cofanetto rosso di Cartier in cui si trovava, pensavo che stesse scherzando perché solitamente un anello si regala a chi ami e non a uno sconosciuto, specialmente se costoso come questo.

Tuttavia, ha mantenuto sempre un'espressione seria quando gli ho chiesto se fosse necessario indossarlo, facendomi capire all'istante e senza nemmeno aprir bocca che il suo intento è quello di portare avanti questa farsa nei minimi dettagli.

E ora mi trovo nascosta in camera mia, con un intero guardaroba di vestiti ed effetti miei personali da traslocare per la seconda volta in poche settimane, un anello al dito che trovo bellissimo tanto quanto estraneo e zero idee su come annunciare il mio fidanzamento alla mia coinquilina facendolo sembrare autentico perché sì, nessuno dovrà sapere del contratto eccetto Nathan, il suo avvocato ed io.

Mi sembra quasi di essere un agente federale che lavora per l'FBI a un caso top secret del governo, un caso di cui nessuna informazione deve essere divulgata a terzi neanche sotto tortura, un po' come succede nei film o nelle serie TV poliziesche che tanto amo e che guardo come se fossero l'unica cosa a darmi la forza di andare avanti ogni giorno.

Quella, però, è pura finzione mentre ciò che sto vivendo è più che reale.

Ho una paura tremenda che mi possa sfuggire qualche dettaglio di troppo che faccia saltare il nostro intero accordo, ma soprattutto che Victoria non la prenda bene e mi abbandoni. È l'unica persona a cui tengo veramente, nonostante le nostre solite discussioni che a volte ci portano ad allontanarci per qualche ora.

Tuttavia, non posso negare che se fossi al suo posto, forse un po' arrabbiata o almeno dubbiosa sulla faccenda lo sarei. Del resto, quale persona sana di mente sarebbe disposta a sposarsi dopo circa tre mesi con qualcuno che conosce a malapena e che nasconde al proprio migliore amico?

È evidente che solo i pazzi accetterebbero una posizione del genere, e infatti io non sono da meno.

Seduta sul letto ordinato ma alquanto nervosa per l'intera situazione, cerco di calmarmi inspirando profondamente col naso in modo da riempire appieno i miei polmoni prima di rilasciare tutta l'aria accumulata al loro interno. Però, non funziona e, infatti, nel giro di pochi secondi mi ritrovo in piedi a camminare per tutta la stanza senza un vero e proprio motivo, come se fossi una trottola lanciata da un bambino per farla vorticare veloce sul pavimento.

Intanto, la mano sinistra è stretta dal nervoso attorno ai capelli lunghi tanto che potrebbero strapparsi da un momento all'altro se non fosse che mi arriva una notifica, la quale distoglie subito la mia attenzione dalla mia povera chioma leggermente arruffata e mi porta a risedermi sul comodo materasso.

Legame di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora