Andrea cade sul letto con le guance leggermente arrossate. Edoardo è disteso accanto a lei affannato. Lei fissa il muro. Lui si avvicina a lei, accarezzandole la pancia costellata di piccoli nei.
"Cosa stai pensando?", le domanda.
Andrea distoglie lo sguardo dal soffitto e lo guarda negli occhi per appena un secondo. "A niente di particolare", mente.
Poi si allunga verso il comodino per prendere una sigaretta interrompendo il contatto. L'accende e aspira. Lui la fissa fumare e lei fuma fissando la sigaretta.
A un tratto Edoardo si alza e va a prendere il suo cellulare dalla tasca della giacca. Legge diversi messaggi.
Andrea alza gli occhi e guarda la sua schiena, il suo sedere e i suoi corti capelli biondi. Un corpo che conosce in ogni centimetro, che ha leccato e baciato un milione di volte, un corpo che trova ancora estremamente attraente ma che allo stesso tempo la turba adesso.
Poi anche lei prende il cellulare e legge. "Emma dice che il concerto inizia alle 22.30."
Edoardo si gira. "Che ore sono adesso?"
"Quasi le otto."
"Dille che li raggiungiamo alle dieci. Devo fare alcune cose al computer prima."
Andrea inizia a scrivere. Edoardo si riveste mentre lei continua a massaggiare con Emma. "Ti stanno per venire", sussurra lui.
Andrea alza immediatamente lo sguardo dal cellulare.
"L'ho visto dal preservativo", aggiunge.
"Che palle. Mi dovevano venire la prossima settimana."
Edoardo si infila la giacca. "Sei in anticipo allora. Infatti, hai le tette più grosse."
Andrea se le esamina, constatando che lui ha ragione.
"Vado, ti passo a prendere dopo."
Andrea si alza e si infila le mutande.
"Stai pur qui. Scendo da solo", e lui le dà un veloce bacio a stampo. Lei arriccia leggermente le labbra.
Edoardo una volta sceso saluta il padre di Andrea. Valerio spegne il fornello del sugo e gli chiede se a Milano sta andando tutto bene. Edoardo annuisce e racconta quanto gli piaccia la ricerca e la vita di città. Valerio è entusiasta per lui. "Deve essere interessante un dottorato in business internazionale."
Edoardo annuisce. Dice che deve scappare e prima di uscire saluta anche Ginevra. La madre di Andrea è seduta sul divano che fissa la televisione. Lei non contraccambia il saluto ed Edoardo temporeggia per qualche secondo in attesa.
"Ginevra saluta Edoardo", interviene Valerio sorridendo al ragazzo con i suoi brillanti occhi azzurri. Gli occhi di Andrea.
Ginevra si gira lentamente. Vede Edoardo praticamente dietro di lei. "Oh scusa Edoardo, non ti avevo sentito", dice realmente sorpresa.
C'è rimasta dentro, pensa lui. "No, non c'è problema. Scusate ma vi devo salutare. Buona cena", ed Edoardo esce respirando a pieni polmoni l'aria fredda e la libertà.
Andrea decide di mettersi un vestito corto nero. Si guarda allo specchio muovendo i lunghi capelli scuri ed evita di fare caso alle lievi lentiggini che ha sul naso. Le odia. Si infila un vecchio eskimo che era di suo padre, infatti le sta parecchio largo, e scende veloce. Lungo il vialetto di casa invece cammina lenta come se volesse esitare. Fa un lungo respiro e sale in macchina di Edoardo.
Per tutto il viaggio parlerà solo lui e principalmente degli impegni del dottorato. Andrea si limiterà ad annuire e sorridere, cercando di allontanare un'unica domanda. Come è successo?
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Quando il cuore frana
RomanceAndrea Giulia ha ventitrè anni, lavora in un negozio di fotografia, ha uno storico fidanzato e tre amiche con cui è cresciuta. Tuttavia, si trova in un momento della sua vita dove fatica a sentirsi felice, realizzata. E' in stallo e non riesce a far...