Enea mette un braccio attorno alle spalle di Andrea.
"Allora cosa mi dici?"
"Penso che non ti faranno il lavaggio del cervello per mollarmi", ed Enea si gira per darle un bacio sulla guancia. "Non ho capito cosa fanno Ludovico e Dario."
"Ludovico studia scienze delle comunicazioni mentre Dario lavora in un negozio di videogiochi", gli risponde. "Emma ti ha squadrato tutto il tempo", aggiunge Andrea scoppiando a ridere.
"Me ne sono accorto", e anche lui scoppia a ridere. "Sembra molto protettiva."
"Lo siamo tutti in fin dei conti, ognuno a proprio modo. Emma sicuramente è quella che lo fa notare di più."
"E secondo me si diverte pure."
Andrea annuisce ed entrambi si immergono nei propri pensieri, mentre si allontanano dal pub per dirigersi verso l'auto di Andrea, godendo del solo suono dei loro passi.
Enea sale in macchina per ultimo. "Hai preparato tutto per domani?", chiede mentre si allaccia la cintura.
Andrea mugugna pensierosa.
"Sarà fantastico e mi dovrai scrivere tutte le cose fighe che farai", le dice voltandosi per cercare di decifrare il suo sguardo.
Andrea accende l'auto e ingrana la marcia, ma attende qualche istante prima di partire. Si volta per guardarlo a sua volta. "Sono eccitata, ma sono anche spaventata ed è strano perché fino a ieri ero tranquilla", confessa.
Enea rimane fisso a guardarla, attento ai dettagli delle sue espressioni. "Le vaccinazioni le hai fatte tutte, non ti è venuta nemmeno una linea di febbre. Sei una roccia."
Andrea in un istante straripa come un fiume in piena. "Roccia un cavolo! Spero di riuscire a mantenere il passo degli altri, anche se credo che siano delle persone con molta più esperienza di me. E senza considerare che il mio inglese fa schifo e anche le mie doti fisiche", risponde afferrandosi la testa. "Sai che a undici anni mi sono rotta tre dita della mano perché sono caduta dalla bicicletta? Sono andata a sbattere contro la macchina di mio padre in cortile. Peccato che avevo imparato ad andare in bici da almeno sei anni!"
Enea inizia a ridere. "Ti stai solo facendo prendere dall'ansia da abbandono della tua zona sicura."
"Come minimo durante una escursione cadrò, mi spaccherò una gamba, mi dovranno ricoverare e io non saprò comunicare con i dottori del posto, non capendo quindi se starò guarendo o morendo. O peggio mi cadrà la macchina fotografica, si romperà e così non potrò più fare foto diventando lo zimbello del gruppo!"
Enea rimane fisso a guardarla sorpreso da quanto Andrea riesca a parlare velocemente quando è agitata. "Era meglio che bevevi quella seconda birra e magari anche una terza."
"Mi aspettano mille ore di volo domani, secondo te era la sera giusta per ubriacarsi?", chiede sconcertata.
Enea alza le mani al cielo in segno di resa. Sta per risponderle che una volta scattata la prima foto in Africa tutte le sue paure voleranno via, ma Andrea scoppia di nuovo. "Oddio e se mi viene un attacco di panico in volo? Non ho mai fatto così tante ore su un aereo! O se precipita direttamente!", esclama appoggiando la testa sul volante.
Enea le afferra una mano cercando la sua attenzione. "Devi stare calma, ti stai solo facendo prendere dalla paranoia. Cosa pensi, che i tuoi compagni di viaggio siano dei supereroi?"
Andrea rimane immobile riflettendo sul fatto che Enea potrebbe avere ragione, ma poi spalanca gli occhi. "Secondo te le vendono le sigarette in Madagascar? Ti rendi conto? Non ho nemmeno controllato su internet."
STAI LEGGENDO
Quando il cuore frana
RomanceAndrea Giulia ha ventitrè anni, lavora in un negozio di fotografia, ha uno storico fidanzato e tre amiche con cui è cresciuta. Tuttavia, si trova in un momento della sua vita dove fatica a sentirsi felice, realizzata. E' in stallo e non riesce a far...