Andrea finisce di sistemare le foto appena stampate dentro una busta.
Achille si avvicina lentamente. "Sono le tue?", chiede.
"Sì."
"Fammele vedere", e Achille allungando la sua rugosa mano destra.
Andrea rimane titubante, per poi consegnargliele con un sorriso beffardo.
Dopo aver visto velocemente dieci foto, Achille le butta tutte sul tavolo. "Hai migliorato la profondità di campo", dice e si allontana per tornare ai suoi lavori.
Andrea lo guarda andare via incredula.
"Ci sono un sacco di errori di esposizione però", urla poi dalla camera oscura.
Andrea riprende in mano le foto e sbuffa infastidita. Ti pareva, pensa.
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Andrea si infila un lungo cappotto blu scuro che le ha prestato Emma, afferra lo zaino e scende le scale di corsa nonostante gli stivali alti.
"Stai benissimo", le dice sua madre.
Andrea mugugna. "È scomodissima sta roba. Mi chiedo come faccia certa gente a vestirsi tutti i giorni così!", esclama sistemandosi i pantaloni.
"Quando lavoravo anche io ero spesso in tailleur."
"Lavoravi in radio. Potevi anche evitare, la gente doveva solo sentirti", risponde subito Andrea controllando per l'ennesima volta di avere tutto nello zaino.
Ginevra sorride ripensando al passato. "Mi piaceva."
Andrea finalmente convinta di aver preso tutte le attrezzature, afferra le chiavi della macchina e accenna un saluto con la mano.
Entra in macchina, guarda l'orologio e velocemente ingrana la marcia per schizzare via più velocemente possibile. Sono le 10.15. È in ritardo di un quarto d'ora.
Dopo quattro vie e due semafori rossi, parcheggia vicino a un tiglio spoglio. Scende dall'auto inciampando su una pietra. Cazzo, impreca nella sua testa.
"Scusa per il ritardo", dice affannata.
"La sposa non è ancora arrivata", le risponde Achille buttando la sigaretta appena iniziata. "Andiamo che iniziamo a fare qualche foto allo sposo."
Andrea tira fuori dallo zaino la sua Nikon già pronta e segue Achille che si dirige verso la chiesa. Maledice il freddo che sente alle mani che non può coprire.
L'ultima volta che Achille le aveva chiesto di accompagnarlo a un matrimonio per aiutarlo, era inizio settembre e si era messa un leggero vestito a fiori e dei sandali bassi. Inoltre, era stata una giornata soleggiata dove era stato facile fare delle belle foto, mentre quella era una giornata umida e grigia. Una domenica adatta solo a dei passatelli in brodo e divano secondo lei.
Andrea e Achille fanno diverse foto allo sposo e parenti. Andrea principalmente fa quello che gli dice Achille fino a quando arriva una rumorosa macchina rossa. La sposa scende da una Ferrari. Andrea fa una faccia schifata.
Poi si dividono come da accordi. Achille si concentrerà sugli sposi e lei su parenti e amici.
Dopo qualche ora Andrea è finalmente seduta, sente le piante dei piedi friggere. Sta mangiando delle crespelle ai funghi mentre lo sposo fa un discorso scontato, forse trovato su internet, in onore di sua moglie. Andrea sbuffa.
"Perché quella smorfia?", le chiede Achille dopo che lo sposo si è rimesso a sedere ed è ripartito il brusio di gente che chiacchiera.
Andrea si stringe nelle spalle.
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Quando il cuore frana
RomanceAndrea Giulia ha ventitrè anni, lavora in un negozio di fotografia, ha uno storico fidanzato e tre amiche con cui è cresciuta. Tuttavia, si trova in un momento della sua vita dove fatica a sentirsi felice, realizzata. E' in stallo e non riesce a far...