Capitolo 27

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Andrea è seduta sul letto che picchietta le dita sulla borsa. Enea le ha detto che le avrebbe fatto una sorpresa e questa cosa la agita ancora di più.

Nelle ultime settimane avevano trascorso molto tempo insieme. Erano andati più volte a fare delle lunghe passeggiate in campagna dove lei aveva scattato numerose foto che erano sembrate interessanti perfino ad Achille, comunque molto poche.

Avevano guardato insieme l'intera saga di Harry Potter e di Ritorno al futuro. Erano andati a visitare Genova perché lei non l'aveva mai vista e questa cosa era sembrata inaccettabile a Enea. Avevano passato molto ore a parlare, soprattutto distesi sul letto di lui prima che lei rincasasse. Enea una sera aveva preso in mano la chitarra e si era messo a suonare Society di Eddie Vedder, sorprendendola profondamente nonostante le stonature. Una domenica Andrea aveva perfino conosciuto Viola e aveva notato subito quanto Enea gli somigliasse, sia fisicamente sia nei gesti e anche nel parlare. Le erano sembrate le persone più affini che avesse mai conosciuto.

Ma soprattutto era nata in loro la volontà di stare sempre più tempo insieme, a toccarsi, a baciarsi, ad accarezzarsi, a guardarsi.

Ma  quella sera Andrea è in tensione perché sa che è arrivato il momento. Deve comunicare a Enea la sua decisione. Ci ha pensato a lungo nelle ultime settimane e praticamente per tutte le ultime sei notti e ormai sa cosa deve fare. Deve avere le palle. Ciononostante doverlo dire alla persona che gli sta regalando il proprio cuore la spaventa. Come la prenderà? Litigheranno? Non la capirà? Lei non vuole perderlo.

Mentre aspetta si accende una sigaretta e pensa di cambiarsi per l'ennesima volta. Di colpo si alza, osserva allo specchio il vestito rosso che indossa e sbuffa. Guarda l'orologio e si rende conto che è troppo tardi per cambiarsi. Enea è sempre puntuale. Infatti, dopo pochi secondi le vibra il telefono. Velocemente si fa una coda di cavallo, spegne la sigaretta, afferra la borsa, la giacca e si fionda giù per le scale.

"Io vado", dice a sui genitori seduti a tavola.

"Ci siete tutte stasera?", domanda suo padre.

Andrea si blocca all'istante indecisa su cosa rispondere. Aveva sempre mentito spudoratamente quando doveva uscire con Enea. "Esco con un ragazzo", confessa e si volta per guardarli. Avvicinandosi decide di sganciare completamente la bomba. "Si chiama Enea e stiamo insieme da circa un mese."

I suoi genitori rimangono interdetti.

"Non ci ha mai detto nulla!", esclama sua madre.

"Ve lo sto dicendo ora."

"E dove andate?", interviene suo padre.

Andrea si morde un labbro. "Non lo so, in teoria è una sorpresa."

I suoi genitori si guardano sorridendo.

"Allora divertitevi e non tornare troppo tardi", le dice Valerio riprendendo a mangiare.

"Stai attenta", aggiunge Ginevra. "E buon compleanno ancora."

Andrea si fionda verso la porta. Appena fuori fa un lungo respiro e si incammina verso la vecchia auto di Enea. "Ciao", dice appena dentro.

"Ciao", le risponde. "Come è andata la visita stamattina?"

"Bene, la neurologa ha detto che posso continuare con la pastiglia che sto prendendo se mi fa stare bene."

"Ottimo", ed Enea si allunga per darle un bacio che Andrea ricambia subito. Poi di colpo si allontana lasciando Enea ancora a bocca aperta. "Quindi che idee hai per stasera?", domanda fissando quelle grandi pupille che la fissano.

Enea afferra il volante e preme l'acceleratore. "Lo vedrai."

"Smettila di ridere sotto i baffi e dimmelo!", gli ordina quasi preoccupata.

Quando il cuore franaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora