21✶𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒊𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒂 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂.

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Jungkook

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Jungkook

"Sembri una tutta equilibrata,
ma in realtà sei emotivamente disturbata.
E poi hai questi enormi occhi,
e la cosa certe volte mi travolge"
Charles Bukowski

Ero rimasto nel letto di Sooyun per un bel po', ma non avevo chiuso occhio. Lei si era rannicchiata il più possibile vicino a me, a volte dei piccoli fremiti le attraversavano il corpo mentre si faceva sempre più piccola tra le mie braccia, facendomi quasi sorridere.

Avevo passato tutto il tempo a pensare, fino a quando non avevo sentito la porta dell'ingresso aprirsi, probabilmente per l'arrivo della madre di Sooyun. L'avevo sentita salire le scale ma fortunatamente non era entrata a controllare sua figlia nella camera, perciò, il prima possibile me ne andai, era un chiaro invito a correre via finché ne avevo la possibilità.

Anche perché la mia mente aveva cominciato a vagare senza un freno, e non volevo cominciare ad avere un attacco di panico mentre ero nella camera della corvina, nonostante non avessimo fatto nulla e questa non era una cosa da me.

Avevo indossato la camicia mentre guardavo Sooyun dormire, con la maglietta che le si era lievemente alzata, dando vista al suo bellissimo culo coperto solo da un paio di mutandine a pois. Avevo scosso la testa a quel dettaglio che per un attimo trovai adorabile, rispetto al tipo di intimo a cui ero abituato, solitamente pizzi neri e perizoma rossi.

Prima di andarmene l'avevo guardata per l'ennesima volta, memorizzando il fatto che dormiva con un broncio stampato sul volto, come se fosse costantemente infastidita per qualcosa, con un pugnetto vicino alle labbra carnose che volevo mordere fino allo sfinimento e con l'altro braccio si stringeva la vita.

Un uomo come me, bloccato nel suo passato che gli aveva creato dei problemi durante gli anni, non meritava qualcuno come Sooyun, lei era troppo per me, ed io non ero nulla per lei.

Ma avrei fatto uno sforzo a non farla soffrire, anche se era praticamente l'unica cosa che sapevo fare oltre a scopare, bere, fumare e partecipare a delle gare illegali. Tutte cose che mi avevano portato alla completa rovina della mia vita, che si stava sgretolando ogni giorno di più, anche se Sooyun a volte sembrava rimettere insieme alcuni pezzi senza rendersene conto, anche solo con un minimo sorriso.

Ed io cominciavo a prenderne coscienza, ma questa cosa mi terrorizzava a morte. Durante quelle due settimane avevo cominciato ad aumentare il livello di paura che si era impossessato del mio corpo ed adesso mi opprimeva il petto fino a farmi male.

Lasciai casa sua, circa alle due di notte, quasi in punta di piedi, dato che non ero il tipo per far litigare madre e figlia perché un ragazzo avesse dormito a casa loro senza che il genitore lo sapesse, eppure in parte mi chiedevo perché Sooyun non aveva nominato suo padre. Avevo, in un certo senso, collegato i pensieri a quel messaggio che avevo accidentalmente visto sul telefono di Sooyun, ipotizzando che forse non c'era un buon rapporto di mezzo.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora