30✶𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒅𝒐𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒇𝒓𝒆𝒅𝒅𝒂 𝒊𝒏 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒓𝒏𝒐.

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Sooyun

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Sooyun

"È possibile affogare nel nulla e avere la nausea di tutto?"
Charles Bukowski

Erano passati un paio di giorni dal funerale di mio padre, dall'addio che non ho potuto dargli nel migliore dei modi, da quella sua morte che mi aveva fatta rimanere con l'amaro in bocca e stavo passando il lutto rinchiusa dentro casa.

Non era sicuramente la migliore soluzione, soprattutto rimpinzarsi di gelato per colpa del caldo asfissiante e per cercare di soffocare il dolore con gli zuccheri, cosa che non era stata mai una mia abitudine. Ma in parte era causato dall'estate e dall'afa calda.

Vedevo a malapena mia madre, che neanche lei se la passava meglio di me. Continuava ad andare a lavoro, ma aveva quell'aria spenta che mi destabilizzava.

Kim Chaehyung era l'unica donna che avevo sempre visto col sorriso nonostante le batoste che le arrivavano alle spalle e con quest'ultima era caduta a pezzi, ma non di fronte a me. La notte la sentivo piangere e il giorno a seguire tentava di sforzare un sorriso, che per quanto ci provasse, ogni volta sembrava più tirato del giorno prima.
E questo mi faceva sentire maggiormente male.

Non avevo idea che quel giorno sarebbe finito così. Quel tre giugno adesso aveva portato via un pezzo di me, in quella bara era stata seppellita assieme a mio padre. Era stata l'ennesima discesa in picchiata della mia vita.

Dopo quella notizia, le mie amiche tentarono molto spesso di venire a farmi visita e cercare di risollevarmi il morale. E a tutte e tre dovevo un favore immenso per essersi preoccupate di me in quegli ultimi giorni di caldo estivo che dovevo passare fuori casa.

Anche Jungkook aveva fatto la sua parte e nonostante la situazione di mio padre, avevo pensato anche alla nostra situazione, che non sapevo se identificarla con un "noi". Riflettevo su che cosa potevamo essere o che cosa eravamo, ma quando toccavo quel discorso, o ci pensavo minimamente il cuore mi si stringeva in una morsa, decidendo di deviarlo o di nemmeno iniziarlo. Ero a conoscenza che Jungkook non voleva relazioni, me lo aveva accennato seppur vagamente e cercavo in qualsiasi modo di pensarla come lui. Ma c'era qualcosa, forse i sentimenti che provavo nei suoi confronti, qualcosa di terribilmente forte che non riuscivo nemmeno ad esprimere a parole, che mi impediva di dirgli cosa realmente provavo.

E con la situazione del lutto era una situazione ancora più aggravata ed incasinata.

Jungkook a volte si fermava da noi, chiacchierava leggermente a disagio con mia madre, e si era fermato a mangiare anche qualche volta, stranamente e sotto minaccia di mia madre. Quando invece lei non c'era, Jungkook sgattaiolava dentro casa mia e rimaneva a dormire, o meglio, si rassicurava che stavo bene e che mangiassi, dato che il dolore del lutto mi aveva portato via anche l'appetito.

Mi parlava di Bam, del fatto che Seokjin aveva aperto un ristorante, avevano persino ripreso con le gare illegali in un altro angolo remoto di Yongsan. Era bello sapere che la vita andava avanti al di fuori di quelle quattro mura ed in parte volevo riprendere quella quotidianità, ma non mi sentivo ancora nelle forze giuste.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora