16✶𝒃𝒂𝒄𝒊 𝒕𝒓𝒂 𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒊.

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Sooyun

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Sooyun

"Sei così, ti lasci toccare solo da chi ha l'anima più in fiamme della tua.
Gli permetti anche ti toccarti tutto.
Gli permetti tutto."
Charles Bukowski

Col passare dei giorni avevo dovuto concentrarmi su una miriade di attività, se così si può dire. Ero diventata una trottola umana che andava avanti ed indietro tra casa, università e minimarket. Avevo persino messo da parte il mio hobby della fotografia; non prendevo tra le mani la mia macchina fotografica da un bel po' di settimane, ormai, se non pure mesi.

Non sapevo cosa c'era di effettivamente positivo in quello che facevo, però almeno mi teneva lontana dalle problematiche che mi circondavano, dato che mia madre aveva insistito per un paio di giorni per fare anche una breve telefonata a mio padre o a mandargli semplicemente un messaggio. Non capivo tutta quella sua agitazione a riguardo.

Con l'unico problema che io non volevo avere a che fare con un uomo che aveva dato importanza solo al proprio lavoro, al proprio denaro, al proprio potere, senza pensare alla famiglia che aveva deciso di crearsi. A volte mi domandavo perché alcune persone sceglievano di diventare genitori e magari uno dei due abbandonava il proprio ruolo. Sarebbe stato sempre un mistero per me.

Ma fortunatamente mia madre alla fine aveva ceduto, non lo avevo chiamato ed eravamo tutti contenti, anche la mia ansia, le mie paure e le mie preoccupazioni lo erano. Ero a conoscenza che l'umile signora Kim Chaehyung aveva ancora quei sentimenti sepolti da qualche parte per il disonesto imprenditore Lee Mark, ma non era lo stesso per me. Aveva chiuso i ponti ed ogni tipo di conversazione con la sottoscritta da quando aveva firmato quel contratto di divorzio, da quando ne ero giunta a conoscenza, e anche perché essendomi trasferita con la mamma in Corea, c'era poca possibilità che ci fossero delle occasioni per parlare.

Oltretutto, non avevo niente da dirgli, per non accennare un fiume di insulti.

Con la lista di cose da fare che si accorciava, mi ero resa conto che le principali due cose che dovevo fare erano in cima alla lista: studiare con la testa china sui libri per passare gli esami ed arrivare all'anno successivo, sbustare i nuovi pacchi al minimarket, pulire la stanza, provare a fare qualche dolce senza mandare a fuoco la cucina e... fare da tutor a Jungkook ed essere la sua musa ispiratrice per un dipinto.

Che, tra l'altro, ci avevo pensato troppo tardi che probabilmente sarebbe stato esposto alla mostra di fine anno, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro. A volte odiavo il mio essere troppo diretta e poco riflessiva. Però era difficile esserlo quando si trattava di Jungkook, il che avevo visto di sfuggita per due giorni consecutivi.

Quando eravamo andati in palestra con gli altri il suo comportamento mi era sembrato davvero bizzarro, ad avere fatto male anche al braccio di Eunwoo, per quanto mi aveva detto lui stesso, che addirittura aveva rischiato di spezzarlo.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora