23✶𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒆𝒔𝒔𝒐 è 𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒂. (M)

1.6K 56 73
                                    

Sooyun

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sooyun

"Potrei anche dire che l'amore è come l'alcool.
Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora.
Ti fa sentire male, tanto male, che dirai di non voler provare mai più.
Ma poi al prossimo bicchiere ci ricaschi.
E non dirai di no."
Charles Bukowski

✿✿✿

Jungkook aveva sfrecciato per delle vie di Seoul con una velocità moderata, prima di posteggiare la moto davanti a quello che sembrava un condominio di cinque piani.

Non avevo apertamente rifiutato quella che era la sua affermazione nel portarmi al suo appartamento, anche perché non ne avevo avuto la possibilità. Però c'era da dire che mi sentivo parecchio ansiosa per la sua iniziativa nel portarmi al suo appartamento e quando l'angoscia cominciò a stringermi lo stomaco in una morsa mi ricordai delle sue parole, di quando mi aveva detto che dovevo sentirmi al sicuro con lui. E ci avrei veramente provato.

Quando scendemmo entrambi dalla moto, Jungkook aveva sfilò dalla mia testa il casco mettendolo sotto al suo braccio, mi assestò un buffetto sotto al mento e indicò con la testa di seguirlo.

I miei palmi sudavano, il mio cuore non smetteva di battere nemmeno quando entrammo nell'ascensore e il corvino schiacciò il pulsante per andare al quarto piano. Stavo cominciando a pentirmi di avergli dato retta.

Nonostante la musichetta all'interno di quelle quattro mura minuscole c'era il silenzio tra di noi, perciò avevo approfittato a rispondere a quelli che erano i messaggi, principalmente di Nari. Mi riferiva di fare attenzione, di alzare le mani se faceva il maniaco e ripeteva quanto era preoccupata perché non rispondevo.

«Forse dovresti scriverle che sei viva prima di farle prendere un attacco di cuore» disse Jungkook all'improvviso, facendomi sobbalzare.

Mi resi conto che si era avvicinato a me, anche se non avevo sentito nessun movimento alla mia destra, e invece era lì, a pochi centimetri da me, che aveva evidentemente guardato nella chat con Nari tutto quel tempo. Non sapevo nemmeno cosa scriverle.

«Come ti permetti a spiare nel mio cellulare?» chiesi con le sopracciglia inarcate, presa dallo spavento mi ero avvicinata il cellulare al petto, tenendolo stretto.

Jungkook si lasciò sfuggire una risatina divertita.

«Non sapevo tenessi segreti, mi scuso per il mio comportamento ficca naso, signorina» disse in tono talmente sarcastico da farmi innervosire, per poi rivolgere il suo sguardo alle porte dell'ascensore, «Dille che non ti ho lasciata cadere dalla moto però e che non ti sto cucinando per cena, la farai preoccupare di più».

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora