2✶𝒄𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏𝒅𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒕𝒐.

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Sooyun

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Sooyun

"Hai mai desiderato
di avere una seconda possibilità
per incontrare qualcuno
per la prima volta?"
Charles Bukowski.

Avevo ancora i piedi ancorati all'asfalto quando il ragazzo dai capelli neri, Jungkook, distolse lo sguardo dal mio mentre quel ghigno si dissolveva lentamente in una smorfia, dando attenzioni a quelle ragazze che lo avevano letteralmente accerchiato, formando sul suo volto il sorriso più malizioso che avessi mai visto.

Alcune di loro, con abitini, pantaloni e magliettine corte gli offrivano persino dei bicchieri con chissà cosa al suo interno e lui stranamente li rifiutava.

Sbuffai dalle narici con un sorriso da ebete sul volto mentre mi portavo i capelli neri all'indietro trovando tutta quella situazione davvero incredibile, quasi surreale. Venire a scoprire dal nulla, che nel posto meno popolato e soprattutto più malfamato di Itaewon avvenivano delle gare clandestine con le moto non era una cosa da tutti i giorni, insomma, essendo in Corea non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, solitamente queste cose accadevano solo in America, da quei vaghi ricordi che ancora conservavo nella memoria.

Rimasi completamente sconvolta, mentre i due motociclisti venivano festeggiati, dove lo stesso ragazzo dai capelli color menta cercava di fare mantenere la calma a quella baraonda di gente che urlava, per poter dire che ci sarebbe stato un momento di pausa per quei due e che presto sarebbero riprese presto le gare.

Sospirai mentre il vento mi spazzava via dal viso i capelli, che inizialmente per colpa di quei due mi erano finiti anche in bocca, cercai di toglierli. Per pura casualità guardai il cellulare che avevo ancora tra le mani tremanti a causa dell'avvenimento precedente e non solo mi accorsi che erano praticamente le dieci di sera e che dovevo assolutamente sbrigarmi, ma che era persino al cinque per cento di batteria.

Chiusi il cellulare riponendolo nella tasca posteriore dei jeans mentre guardavo quello che stava succedendo a poca distanza da me, quando il rombo di un motore mi fece sobbalzare sul posto e in contemporanea facendo gridare in modo affiatato tutti lì.

Osservai per un altro attimo i due motociclisti che scesero dalla propria moto.

Entrambi sembravano far ammaliare quelle ragazze che gli stavano attorno, gli lambivano le spalle coperte dalla tuta da motociclista, alcune giocavano con i loro capelli, altre si avvicinavano in modo provocante, ma nessuna si azzardava a toccare le moto.

Alzai gli occhi al cielo a tutte quelle moine che riservavano ad entrambi e alla fine, essendo che il vento si era leggermente alzato, ritornai con il cappuccio sulla testa per coprirmi un po' di più oltre ad alzare completamente la cerniera della felpa fino al collo, misi le mani completamente ghiacciate all'interno delle tasche di essa e voltando le spalle a tutto quel trambusto di musica, urla, chiacchiericcio e l'arrivo di nuove moto con il rombo del motore di accompagnamento.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora