1✶𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒊 𝒃𝒓𝒖𝒔𝒄𝒉𝒊 𝒆 𝒈𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍𝒍𝒆𝒈𝒂𝒍𝒊.

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Sooyun

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Sooyun

"Ho bisogno di qualcuno
che abbia bisogno di me e pensi:
ha un carattere di merda,
è acida, scostante,
paranoica fino allo stremo,
ma ne vale la pena"
Charles Bukowski.

Non avevo più prestato attenzione allo svolgimento del corso di coreano da più di trenta minuti, esattamente da quando era iniziato; avevo semplicemente ignorato il professore di corso, rimanendo seduta al mio posto, uno tra gli ultimi nella sala, con la testa riversata all'indietro sullo schienale della sedia, le mani posate in grembo ed il libro di coreano aperto sul mio volto.

Avevo tentato di dormire dato che la sera precedente avevo dovuto tenere aperto il minimarket in cui lavoravo momentaneamente fino in mattinata presto perciò avevo, sì e no, solo un'ora di sonno sulle spalle, ma sfortuna volle che il timbro di voce del professore Yi cambiava da uno calmo ad uno esasperato dalla vita e in quel lasso di tempo avevo persino rischiato di cadere dalla sedia per colpa sua.

Dopo l'ennesimo accento marcato della pronuncia in coreano da parte del vecchietto in giacca e cravatta, sobbalzai tirandomi in avanti, dove il libro aveva deciso di uscire di scena, cadendo e scivolando fino ai piedi dello studente di fronte a me con un tonfo che morì in quel silenzio tombale dopo un attimo.

«Signorina Lee? Potrebbe fare silenzio? Dovrebbe essere la prima ad ascoltare, ma dato che non lo fa, abbia la gentilezza di far ascoltare gli altri» disse il professore, sistemandosi gli occhiali con forza sul ponte del naso utilizzando l'indice, provocando l'attenzione di tutti gli studenti di quel corso su di me.

Mossi in avanti la testa in segno di scuse roteando gli occhi ancora bassi prima di rialzare la testa e non appena il professore ritrovò la concentrazione su quello che stava precedentemente dicendo prima di interrompersi richiamando l'attenzione di tutti, mi portai le mani al viso, chiesi in modo bruscamente gentile ad uno studente di fronte a me se poteva prendermi il libro caduto ed una volta ripreso mi spalmai contro lo schienale della sedia scomoda e ritornai alla mia posizione d'origine per cercare questa volta di dormire per davvero.

Evidentemente però, avevo concentrato le mie forze solo sul tentare di prendere sonno così tanto che al mio risveglio, sbattendo le palpebre debolmente sotto le pagine del libro e prendendolo con lentezza in mano, mi resi conto che la sala si era completamente svuotata.

Mi guardai intorno e vidi solo le sedie completamente vuote, cartacce in giro, giubbotti dimenticati ed il professore di coreano alle prese con delle scartoffie.

Cercai di tirarmi su, mi schiarii la gola che sentivo secca il più silenziosamente possibile, raccolsi la mia borsa ai miei piedi e ci infilai dentro il libro di coreano, mi strofinai gli occhi non dando importanza al trucco che probabilmente era più che sbavato e rovinato, presi la tracolla della borsa e mi alzai dalla sedia senza farla trascinare a terra cercando di andarmene via il più silenziosamente possibile.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora