22✶𝑴𝒊𝒔𝒕𝒆𝒓 𝑴𝒐𝒕𝒐𝒓𝒃𝒊𝒌𝒆𝒓.

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Sooyun

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Sooyun

"Solo chi manca
può riempire il vuoto
che ha lasciato"
Charles Bukowski

Non sapevo cosa fosse successo, ma in un giorno, Jungkook era riuscito a colmare quella strana sensazione di vuoto che mi si era appropriata nel corpo quando la mattina di domenica, non lo trovai sul mio letto, che profumava terribilmente del suo odore. Era andato via senza lasciare nemmeno un biglietto, neanche un messaggio di un rigo sul telefono, anche una parola sola andava bene.

Pensai che fosse ritornato tutto come prima, che aveva ripreso ad ignorarmi dopo quello che era successo quella sera, avevo pensato davvero che ci fosse qualcosa di sbagliato in quello che facevo, magari baciavo talmente male che dovesse ripulirsi la bocca per due settimane, ed invece, quel lunedì nella mensa era venuto in mio soccorso non appena mi aveva vista essere travolta da un attacco di panico, causato dal comportamento di Kwan verso di me.

Era stata una reazione quasi volontaria del mio corpo, portandomi a ricordare il cibo che mi finiva sui capelli all'ora di pranzo alle scuole medie e superiori, diventando frequenti anche il lanciarmi le spugne per cancellare la lavagna addosso. Mi ero sentita libera di dirlo a Jungkook, tralasciando la questione del gesso che mi dovevo togliere di dosso quasi ogni giorno.

Perché in un qual modo, mi fidavo di lui, ma non credevo che lui si fidasss nello stesso modo di me.

Ma quando era arrivato nella mensa, avendo a malapena sentito la sua voce, una volta che si era avvicinato avevo sentito la necessità di essere abbracciata da lui. Le sue braccia mi mandavano una fonte di calore e un senso di protezione indescrivibile, l'odore di pulito misto al tabacco aiutavano tra l'altro a calmarmi con più velocità. Ero arrivata alla conclusione che durante questi momenti doveva essermi vicino o sarei crollata totalmente.

Nonostante questo, la sua richiesta nel riprendere le lezioni di tutoraggio di inglese mi avevano sollevata da quella situazione in cui ero caduta, oltre l'essere finita sulle gambe di Jungkook. Quando me ne resi conto ero immediatamente scattata in piedi. Lui aveva avuto persino la faccia tosta di esserne divertito.

Le lezioni di tutoraggio erano andate a buon fine il seguente martedì pomeriggio, anche se il livello di perversione di Jungkook era sempre presente e forse leggermente aumentato nei miei confronti. Ma era quello che mi faceva pensare che forse, le cose stavano lentamente tornando alla normalità. Lui con le battutine sempre da esporre ed io con la mio fastidio a cercare di farlo smettere.

«Hai programmi per domani sera, topolino?» mi aveva chiesto mentre rimettevo al suo posto il mio libro di inglese, ovvero nella mia borsa.

«Non proprio, perché?» risposi voltando lo sguardo verso Jungkook, che aveva un sorrisino sul volto, mentre se ne stava stravaccato sulla sedia della biblioteca.

«Ti voglio alle gare di moto, faresti il tifo per me?» disse facendomi spalancare gli occhi per l'incredulità, facendomi bloccare da quello che stava facendo.

𝐌𝐑. 𝐌𝐎𝐓𝐎𝐑𝐁𝐈𝐊𝐄𝐑 | 𝐣𝐣𝐤 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora