Tornammo in hotel più tardi per evitare la folla di gente…questa volta entrammo entrambi dall’ingresso posteriore. Lasciò la vespa e nel salire in camera chiese un kit di emergenza con fasciatura.
Grazie a quel kit riuscii a medicarlo meglio. Eravamo sul letto, gli tolsi la vecchia fasciatura e gli misi quella decente, medicandogli bene ancora le piccole ferite che comunque si stavano rimarginando.
Era stranamente in silenzio e, avevo paura nel guardarlo negli occhi perché sentivo una leggera tensione...così mi concentrai sulla ferita, ma lo sentivo che lui mi stava guardando..lo percepivo..
Così, per smorzare l’aria, inziai a fargli domande sul suo meeting…d’altronde non ne avevamo ancora parlato
“come..come è andato il meeting?”
“Bene dai, decisioni di date, pianificazioni attività..”
“Bello no?”
“si bah, nulla di che..è per degli spot pubblicitari che dovrò fare..nulla di impegnativo per me, ma per gli altri”
“Capito”
“però, se devo essere onesto, non ero molto concentrato quando parlavano” disse
“Perché?” chiesi io intenta ad ultimargli la fasciatura e senza minimamente avere idea di dove volesse andare a parare…
“perché pensavo costantemente a te!”
Mi si fermò il cuore per un secondo nel sentire quelle parole e mi si fermarono anche tutte le altre parti del corpo, comprese le mani…
“..e non vedevo l’ora di poter ritornare da te” continuò in tono serio e sentendo ancora il suo sguardo puntato su di me..il mio invece era rimasto paralizzato sulla sua mano
“ehi” disse e con leggerezza mi sfiorò il mento costringendomi a guardarlo negli occhi… e il mio cuore riprese a battere e molto forte..
“…ehm..la fasciatura è quasi terminata” dissi io riprendendo a chiuderla facendo due altri giri e bloccandola, ma senza dire niente su quanto lui avesse proferito poco fa..
Lui accennò ad un sorriso…
“Finita!” dico porgendogli la mano soddisfatta e facendo finta di aver dimenticato quanto mi avesse detto.
“Grazie dottoressa” disse lui sorridendo e con la mano sana mi accarezzò il viso e delicatamente mi mise una ciocca di capelli dietro all’orecchio..Nel mentre i brividi mi attraversavano il corpo
“Sei veramente una ragazza speciale tu”
“non è vero” dissi io
“si che lo sei”
“Li fuori è pieno di ragazze Charles”
“ma Nessuna è come te, fidati..tu..tu sei diversa” mi interruppe lui
“Ma diversa in che senso?”
“Nel senso che brilli in mezzo a tutti, la tua bellezza, la tua semplicità, genuinità..non sono doti che vengono date a tutte..anche la tua anima è incredibilmente bella e ha rapito la mia”
Ero ritornata a non respirare..mi sembrava di stare in apnea..non sapevo che dire o cosa fare..probabilmente ero già diventata tutta rossa e i miei occhi parlavano da sé..
Ci guardammo persi uno nello sguardo dell’altro e non so per quanto tempo rimasimo così, io non riuscivo a pensare a nulla se non all’emozione delle sue parole che risuonavano dentro di me, ma lui… lui non so a cosa pensasse..
So solo che mano a mano la distanza tra di noi si accorciava sempre di più e non so stabilire se fossi io che andavo verso di lui o viceversa o se entrambe stessimo andando uno verso l’altro, ma ad una certa, la distanza era così minima che i nostri respiri tornarono ad unirsi di nuovo..
STAI LEGGENDO
Around the World - In giro per il Mondo
FanfictionCiao! Quella che stai per leggere racconta la storia di un rapporto tra una ragazza normale e un pilota di F1, nonché Charles Leclerc come puoi ben notare dalla copertina. I due si incontrano per caso ed in circostanze assai strane una sera in un lo...