Capitolo 23

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Giorno 6

Penultimo giorno a Parigi ed io ero nel letto insieme a Charles…lo avreste mai detto? Io no, non me lo sarei mai immaginato…

Mi svegliai prima di lui e la luce del sole sembrava baciargli il viso e metteva in risalto le sue fossette e la sua pelle chiara.

Era così dolce e il suo petto nudo era una bella vista…

Di certo tra i due, lui mi batteva di gran lunga in bellezza, ma ehi…non era momento di rovinare quel momento con le mie preoccupazioni e paranoie mentali.

Senza svegliarlo, cercai di scendere dal letto e darmi una sistemata in bagno...nel bagno stavano ancora in giro gli asciugami di ieri e residui di schizzi di acqua...mi ritornarono in mente quei momenti di me e lui in doccia come due bambini e il tutto mi sembrava fosse stato un sogno..

Non volevo che le cose tra di noi si rovinassero a causa di quello che era successo..o che sarebbe potuto accadere..dovevo cercare di essere realista ma di evitare di farsi prendere dall’istinto primordiale..

Dopo una sistemata, in silenzio, decisi di scendere al reparto colazione per capire se potessi prendere qualcosa oppure no da portargli in stanza.

Devo dire che a questo giro, trovai una ragazza a modo che comunicava in inglese e che mi diede disponibilità nel prendere quello che preferivo e portarlo in camera. Mi guardava con aria di speranza…come per dire “se lo hai conquistato tu, lo potrei fare anche io” e il che era molto strana come situazione…

Mi accompagnò anche nella sala breakfast e si offrì di portare tutto in camera…ma io sarò anche buona, ma non scema e dopo averle fatto credere che non c’erano problemi, al termine di tutto le dissi che avevo cambiato idea ma che mi sarei assicurata di far passare Charles a farle un autografo e lei ne rimase più che contenta.

Non era una questione di gelosia, ma di evitare che lo vedesse nudo o in parte nella stanza assieme e potesse scattare foto o cose simili e rivenderle…

Così rientrai in stanza e Charles era ancora assonnato, ma decisi di svegliarlo…più che altro per il cappuccino che si poteva raffreddare. Poggiai il vassoio sul tavolo e cercai di inventarmi uno scherzo perché svegliarlo con un semplice tocco o chiamata era troppo banale. Ero indecisa se buttargli l’acqua o mettergli il suono della marsigliese o se puntare alla lotta con i cuscini. Puntai al mix tra versagli l’acqua e la marsigliese ahahah. Presi un bicchiere di acqua e cercando su youtube la prima musica disponibile la feci partire ad alto volume tanto che lui si alzò di scatto e non appena lo fece, poverino ricevette una bella rinfrescata di acqua in faccia…scena memorabile ahahah

Non stava capendo nulla e rimase stupito perché la sua faccia era ancora assonnata..io ero morta dalle risate e in tutto questo gli dissi “Bonjour Messier”

Appena si riprese, mi iniziò a rincorrere per tutta la stanza, letto compreso e ridendo come matti (almeno io sicuro, lui forse un po’ meno) ma arrivammo ad un compromesso dopo che mi chiusi in bagno e dopo esserci rincorsi per ogni perimetro della stanza: io avrei aperto la porta perché gli avevo portato la colazione e lui non mi avrebbe fatto nulla.

Decisi di cascarci…aprii la porta e lui non c’era…mmm sicuro stava nascosto da qualche parte e di fatto, non appena misi piede fuori dal bagno, mi sentii tirare e finii tra le sue braccia a petto nudo e bagnato…il mio cuore era a mille ovviamente..

“buongiorno anche a te” mi disse ridendo con l’espressione furba ma divertita e con i capelli grondanti di acqua

“Piaciuto questo risveglio?” dissi io

“D’impatto direi” e rise…

“Ho portato la colazione” gli dissi ancora ferma tra le sue braccia

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