59 capitolo

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Mi sveglio e mi guardo allo specchio. Lo sguardo spento e triste incorniciano il mio viso e non farò niente per nascondere questa mia sofferenza. Peppe sarà qui fra poco quindi cerco di sistemarmi quanto basta, per poi aprirli la porta.
"ei" dice e mi viene incontro abbracciandomi e subito sento un nodo alla gola per le lacrime che sto trattenendo, perché piangerò molto con lui, lo so.
"come stai?"
"una merda pe" dico
"bimba stai tranquilla, lo so che stai male ma ti ama, lo sai"
"si lo so, però non basta"
Ci andiamo a sedere sul divano e prende un sospiro prima di parlare.
"come potrai immaginare ci ho parlato, tantissimo, ed è incazzato nero, non vuole sentir ragione e non gli do torto come non gli do ragione al 100%. Ti conosco, so che non faresti mai del male a Gianluca e so che se ti sei comportata così è per ingenuità, però devi capire il suo punto di vista che è giusto alla fine sole. Per nessuno è bello vedere ciò che lui ha visto tra te e Daniele, soprattutto la luna" dice e mi scendono silenziose lacrime
"pe ma io lo so, lo so benissimo che ha ragione però lo sai che non l'ho fatto maliziosamente, lo sai che sono una persona proprio pura" dico facendo scendere calde lacrime
"lo so benissimo, appunto per questo ora lo fai sbollire un po' e poi vedrai che gli passerà" dice asciugandomi le lacrime
"dici? Ne sei sicuro?"
"sole, ma secondo te quella testa di cazzo può stare senza di te?" dice facendomi sorridere
"ah bho dimmelo tu"
"te lo dico io, no. Già sta rincoglionito per la febbre, devi vedere come sta per te poi, sta impazzendo veramente" dice ridendo
"a me dispiace, vorrei parlargli ma non so come"
"fai passare un po' di tempo, poi ci parlo io anche se lo sto già facendo da due giorni" dice e continuo a ridere
"come farei senza di te" dico abbracciandolo
"e dillo dillo, almeno un po' hai sorriso"
"mhmh"
"andiamo a mare dai" dice prendendomi la mano e andiamo sulla sua moto
Raggiungiamo le altre e cerco di essere presente nei loro discorsi, ma non mi riesce bene.
"è troppo strano non sentire sole parlare" dice reb e le faccio un sorriso forzato
"la persona che non sta mai zitta, che fa sempre ridere tutte, che ha sempre la battuta pronta, sta zitta?" continua lei
"si" dico sorridendo
"nah ritornerà a fare la cogliona, questione di tempo" dice Peppe e lo spingo
"convinto tu guarda"
Pov Gianluca
Sono a casa mia da solo e fortunatamente oggi la febbre mi è passata. Non so se uscirò oggi, perché so già che questo significherebbe vederla e non voglio. So che si impunterà per parlarmi, ma non cambierò idea. Mi ha fatto cambiare idea tante volte con le sue parole, i suoi occhi così pieni di sincerità, ma questa volta ho preso la mia decisione e non la cambierò. Non voglio neanche guardarla in faccia, mi farebbe solo incazzare. Non ho sbagliato, anzi ho preso la decisione che avrei dovuto prendere tanto tempo fa, ma ero accecato da lei, così tanto da rendermi ridicolo. Non ha aperto gli occhi, ha esagerato, è andata oltre e alla fine dovevo aspettarmelo, lo aveva fatto una volta poteva rifarlo no? So che non è una brutta persona, che non è una troia, anzi vorrei autoconvincermi che sia così per essere ancora più incazzato con lei. Più in là, quando mi sarà passata l'incazzatura anche se ne dubito, rimarrà un bel ricordo di una persona che ha conosciuto davvero Gianluca e che lo ha fatto innamorare, ma purtroppo so anche che questo ricordo sarà accecato dalla rabbia.
L'unica cosa che so è che Daniele non lo lascerò stare, anzi è il primo che non vedo l'ora di vedere perché deve capire che non avrebbe dovuto minimamente sfiorare sole e che avrebbe dovuto comportarsi d'amico con lei, perché era fidanzata.
"ti è passata la febbre?" mi chiede Peppe che è appena arrivato a casa
"si, novità?" chiedo
"ho parlato con sole, sono stato un po' con loro, sai che sta male si?" dice e lo ascolto
"pe non me ne frega, non è dalla parte della ragione e in questo momento non voglio più sentire parlare di lei, mi girerebbero solo i coglioni. Non ho sbagliato e so quanto tu ci tenga a lei, ma ho fatto la scelta giusta basta. Con sole ho chiuso. Parlando d'altro, vieni con me oggi da Daniele?" dico e lui sembra capire, anche se so che farà di tutto per riavvicinarmi a lei
"si, ma sei sicuro stia in centro?"
"chiedi a reb" dico alzando le spalle
"non lo farai davanti a loro no?" dice e dentro di me so che non lo farò, ma la rabbia parla per me
"se capita si, non me ne frega più un cazzo" dico
"non lo farai davanti a loro, ti conosco" dice sicuro mentre scrive a reb
"vaffanculo pure a te" dico e mi dà uno schiaffo sulla testa
"ci andiamo a fare un giro? Mi hai rotto il cazzo" dice con un leggero sorriso
"andiamo" dico sorridendogli
"sei una testa di cazzo" mi dice mettendomi un braccio sulla spalla e rido
"e tu un coglione"
"vabbè va"
"andiamoci a prendere un caffè" mi dice e annuisco mettendomi sulla moto
Andiamo al solito bar e finalmente mi svago un po'.
"mi ha detto reb che non escono con loro ma con amici, stanno in centro quindi" mi dice
"apposto, facciamoci un giro" dico e metto il mozzicone di sigaretta nel posacenere
"gli altri escono?" chiedo mettendomi le mani in tasca
"stanno venendo Ferrigni, Giulio e miky"
"apposto, sarà una cosa tra me e lui pe, non vi mettete in mezzo voi, non c'entrate"
"va bene fra, ma lo sai che se gli amici si avvicinano non ci stiamo fermi"
"lo so"
Arrivano gli altri e devo dire che in questo momento tutto sembriamo tranne bravi ragazzi, abbiamo sempre avuto l'aria da play boy, ma le persone che mi guardano in questo momento vedono nei miei occhi solo l'incazzatura e la rabbia.
"tutto apposto?" mi chiede Ferrigni
"tutto bene"
Continuiamo ad andare in giro e nel mentre mi fumo una sigaretta essendo particolarmente nervoso.
"è quello" dico vedendolo con un gruppo di amici e mi vede anche lui. Quando vede che sto avanzando verso di lui capisce le mie intenzioni.
"ti sei divertito abbastanza?" chiedo con il sorriso da stronzo
"a fare?" fa il finto tonto facendomi ancora più incazzare
"a provarci con sole, no?" dico alzando le spalle facendoli vedere quanto questa mia tranquillità sia finta
"io? Ma male stai" chiede ridendo
"ah pure? Ma pensi che io sia un coglione e che le cose non le abbia viste? Come la guardavi, come le parlavi, i messaggi che le scrivevi e come ti comportavi con lei? Ho visto tutto, tutto e sei andato fin troppo oltre con la mia ragazza" dico e mi maledico per averla chiamata così
"se ci avessi voluto provare avrei fatto ben altro"
"se l'avessi fatto non mi sarei contenuto fino ad ora, fidati. Anzi ti dico una cosa, non ti ho mai fatto niente solo ed esclusivamente per lei ma hai esagerato, non sto a farmi prendere per il culo da un coglione" dico avvicinandomi a lui
"coglione io o tu?"
"qua stiamo andando oltre" dice uno dei suoi amici venendo verso di noi ma li metto una mano sulla spalla allontanandolo
"vedi amici miei che si mettono in mezzo? È una cosa tra me e lui" dico al suo amico che mi ascolta e torna al suo posto
"puoi tenerti la tua ragazza, a me non frega niente" dice Daniele facendomi riportare l'attenzione su di lui
"non devi dire cazzate" dico spingendolo violentemente
"e tu non mi devi toccare" dice ricambiando la spinta
"lo so che ti piace, ti si legge in faccia" dico riavvicinandomi a lui
"e anche se fosse?" dice e non mi contengo più dandogli un pugno in pieno volto
"non le devi manco pensare ste cose" urlo io
"ma chi cazzo sei tu eh? Sono andato oltre con la tua cazzo di ragazza? No, anzi se lo pensi fatti due domande perché magari non ero io a provare qualcosa per lei ma il contrario. Le sono stato accanto quando tu eri a fare il coglione chissà con chi" dice
"le hai dedicato la luna, le dicevi quanto fosse bella e ipotizzavi che io la tradissi? Sei un coglione se lo pensi perché sai quanto sole sia perfetta e nessuno se la farebbe scappare" dico colpendolo e mi spinge dandomi un pugno. Lo tiro a terra e lo colpisco più volte, avendo risposta da parte sua, ma io ho la meglio. All'improvviso però, sento qualcuno tirarmi da sopra di lui
"basta fra" mi dice Peppe
"sei un coglione di merda" dico e me ne vado lasciandolo là pieno di segni rossi e dolorante, con gli amici scioccati da ciò che hanno visto. Cammino a passo svelto, con i pugni chiusi e mi accendo l'ennesima sigaretta. Non mi sono sfogato su di lui, anzi mi ha fatto solo innervosire il doppio dicendo tutte quelle cazzate, e io l'avevo difesa, l'avevo difesa e non se lo meritava, per niente. Mentre sono appoggiato ad una macchina a fumare, con gli altri che mi guardano senza fiatare, la vedo. Quando posa il suo sguardo su di me è tremendamente preoccupata per le mie condizioni. Ho le nocche rosse e sanguinanti e l'occhio rosso, penso.
"che hai fatto?" mi chiede dolcemente venendo di fronte a me
"non sono cazzi tuoi" dico e vedo in lei rompersi qualcosa e la delusione fare spazio nei suoi occhi. Veniamo interrotti da una chiamata che le arriva e a vedere il nome rimane sorpresa.
"pronto" dice scossa e quando la persona inizia a parlare è confusa e vedo della paura e tristezza. La guardo confuso e lei guarda me.
"ma tu pensi che io lo sapessi? Non è colpa mia Daniele..." dice e al solo sentire quel nome sento il sangue arrivarmi al cervello dal nervoso, non ci vedo più niente, vuole che lo lasci a terra direttamente?
Non la lascio finire di parlare che le prendo il telefono violentemente.
"sei così codardo e senza palle che te la prendi con lei? Prima di fare il romanticone con una ragazza fidanzata avresti dovuto sapere che avresti avuto quello che ti spetta. Devo venire di nuovo lì Daniele, o ti è bastato?" dico incazzato nero. Lei è preoccupata, in ansia, si sente in colpa, ma se lo sarebbe dovuta aspettare da me.
"sei un coglione ecco cosa sei, vaffanculo" dice e chiude, non ha capito proprio un cazzo
"questo non ha capito un cazzo" dico cercando di andare di nuovo da lui ma vengo fermato da tutti i ragazzi e da lei.
La guardo per un secondo e mi sta pregando di non tornare da Daniele e dato che non mi lasceranno andare, mi appoggio di nuovo alla macchina sbuffando.
"serviva?" dice e la guardo malissimo, si sono invertiti i ruoli
"davvero? Davvero sole? Stai qui a rompermi il cazzo incolpandomi pure? Vai, vai da lui, avrà sicuramente bisogno di una spalla su cui piangere" dico sorridendo amaramente
"ma pensi che me ne possa fregare qualcosa in questo momento? Si, mi dispiace che due ragazzi debbano litigare per colpa mia ok? Me ne vuoi fare una colpa e vuoi farmi sentire in colpa a vita per questa cosa? Va bene Gianluca ho sbagliato, hai ragione, hai tutta la ragione del mondo ma non vederla solo dal tuo punto di vista, perché lo sai che non sono andata mai oltre" dice e lo vedo quanto sta male, gli vedo i suoi occhi lucidi
"non sei mai andata oltre? Smettila di giustificarti, hai sbagliato e basta. Sei una bambina di merda, dovevi usarla quella cazzo di testa invece di pensare a farti dedicare le cose" dico alzando la voce e lei rimane sorpresa dalle mie parole e si asciuga le lacrime che stavano per uscire
"vaffanculo" dice e se ne va facendosi seguire dalle altre
Mi giro e vado sul motore, l'unica cosa che voglio fare è andarmene di qua.
"dove vai?" mi chiede Peppe
"non ci sto con la testa, mi vado a fare un giro, mi fumo qualcosa ma non c'ho voglia di stare qui o picchio qualcuno" dico e lui annuisce. Peppe è la persona che mi conosce meglio di chiunque altro e gli sarò per sempre grato per tutto quello che fa per me, anche se non glielo dimostro.
Parto col motore e vado veloce, un po' troppo, ma in questo momento ho troppa rabbia che mi scorre nelle vene. Vado in una spiaggia isolata, perché in questo momento voglio solo stare da solo.
Fortuna che posso farmi una canna, almeno qualcosa di buono c'è oggi.
Mi siedo sulla sabbia e ispiro un po' d'aria fresca, beandomi del vento che mi scompiglia i capelli e del rumore del mare. Mi accendo la canna rilassandomi un po', era quello che mi serviva. I muscoli si sciolgono e i pensieri smettono di martellarmi la testa. Anzi, il pensiero. Solo un pensiero c'è nella mia testa, lei.
Vorrei non pensarla, la odio dal profondo del mio cuore, anzi odio più me stesso per aver permesso ad una ragazza di ridurmi così. Non sono mai stato così, mai, manco per Martina che pensavo di amare, ma mi sono accorto che non era poi amore. Mi piaceva tanto, si, ma l'amore è altro e l'ho capito ora. Dopo questa esperienza, so che non mi innamorerò più, tornerò peggio di prima perché non voglio mai più stare così. Mi ha fatto scoprire cos'è l'amore e mi ha fatto capire che un'emozione del genere, seppur bellissima, non la voglio provare mai più.

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