Dopo tutto il casino successo lo scorso semestre alla Nevermore, Mercoledì decide di cercare invano di dimenticare Tyler.
Così un giorno, la sua migliore amica, Enid le fa una telefonata chiedendole se per le vacanze volesse andare in spiaggia. Lei...
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Ho perso il conto delle ore che sono rinchiusa dentro la stanza d'albergo a scrivere. Non mi sento più gli occhi. Li stropiccio staccando le dita dai tasti della macchina da scrivere dopo ore. Mi guardo le mani e sono nere. Ti pareva. Mi sono sbavata il trucco. Ho una voglia assurda di tirare giù tutte le parolacce possibili immaginabili, ma so già che farlo non mi farà sentire meglio.
Penso che la scrittura sia l'unica cosa che riesce a estraniarmi da questo mondo facendomi entrare in un altro più piacevole.
Ho deciso di fare andare anche Viper in vacanza, ma non qui. Non a Orange Country. Bensì in un'altra spiaggia. Anche lei sta indagando su qualcuno di incognito, ma il Principino non l'ho messo. Il mio romanzo non deve essere la storia della mia triste vita. Immaginate che gioia.
Sono al quinto capitolo e non mi sono ancora fermata a rileggere quello che ho scritto per vedere se avessi fatto qualche errore ortografico. Non ho tempo da perdere. Improvvisamente fermo le dita sui tasti della macchina da scrivere osservando l'ultima parola che ho scritto: tradimento. Ti pareva. Chiudo gli occhi e mi tirò su. Do una rapida occhiata al ciondolo di ossidiana posato sulla cassettiera a fianco la mia scrivania. Davvero una cosa del genere non me l'aspettavo.
Decido di andare in bagno a farmi una doccia riflettendo dopo sulla persona misteriosa.. Aspetta un attimo... Questa persona potrebbe anche essere il mio stalker... quello che mi ha mandato quei messaggi minatori. Anche se non accendo più il telefono da quel giorno. Mercoledì, no. Devi lavarti, che fai schifo.
Farsi una bella doccia aiuta sempre. Almeno spero. Anche se la mia voglia di farlo è inferiore allo 0.
Entro dentro, tolgo i vestiti buttandoli per terra. Mi guardo intorno, ma non li trovo più. Chi se ne frega. L'unica cosa che voglio adesso è bruciarli. E sapete perché? Perché su di essi c'è l'odore di T-Galpin. E non voglio più averci a che fare. Ecco perché voglio fare una doccia. Per togliermi i suoi occhi verdi di dosso. I suoi meravigliosi occhi verdi. Ma io adesso mi tiro un altro schiaffo da sola se non la smetto.
Come si può essere così meschini? Così privi di alcun sentimento? Parlo io.
E soprattutto... perché me la prendo tanto? Lui non significa e non è mai significato nulla per me. Giusto? Non lo so. Quanto odio l'adolescenza.
Sto riflettendo sulle ultime parole che gli ho detto.
"Tieni per te le tue ragioni del cazzo, io non ne voglio più sapere di te. Ti odio! Questa volta hai chiuso definitivamente con me!"
Lo pensavo davvero? No. Cioè, sì. Ah! Non riesco più a capire nulla.
Perché non lo odio? Perché voglio rivederlo? Perché non l'ho fatto spiegare? Magari poteva essere plausibile il motivo per cui lui sta con... No. Non voglio saperlo. Non m'interessa nulla. O forse sì?