MY OXYGEN -Weyler edition-

24

Mercoledì

Valutiamo la situazione...

Mi sono appena congratulata con Galpin, mi sto dissanguando, la mia famiglia è all'oscuro di tutto e sto cercando di capire come sia possibile che mi sia ferita nel sonno. Queste sono le cose principali. Ma la lista a parere mio è infinita.

Ma ho subito di peggio. Insomma, sono morta e resuscitata, ho ucciso un pellegrino ultrasecolare, e chi ne ha più metta.
Ma adesso che ci penso... quante persone hanno cercato di uccidermi?
Allora... ci è stato prima di tutti Rowen, che ha sfruttato la telecinesi a suo piacimento, poi ci è stata la Thornill, Tyler e Crackstone. 

Touchè.

E adesso c'è qualcun'altro che vuole provarci?

Evidentemente sono famosa.

Posso dichiararmi ufficialmente immortale.

Un cigolio attira la mia attenzione che si era concentrata sulle mattonelle che da bianche sono passate a rosse.
E' di una porta. 
La porta della biblioteca. Mi ero completamente dimenticata che si poteva accedere da questa stanza.
Evidentemente soffro di memoria a breve termine.
Da sotto si intravede un fascio di luce bianco.
Per colpa della mia innata curiosità mi tiro su dallo sgabello a fatica zoppicando fino all'accesso.

Una volta giunta davanti poso lo sguardo dentro la stanza.

Ora è completamente buia.

Cosa sta succedendo?

Solitamente mi piacciono queste situazioni.

Quando sono da sola, al buio... ma questa volta percepisco una punta di terrore nei miei movimenti.

Spalanco la porta con la mano destra con un colpo secco ed entro dentro.
Cerco l'interruttore e dopo qualche tentativo riesco ad azionarlo.
L'enorme tavolo a forma circolare posizionato al centro della stanza è invaso da candele.

Chi le ha accese?

Mi avvicino piano e poso il pollice e l'indice sullo stoppino.

Sono ancora calde...
Che incredibile deja-vu.

Chi può essere entrato?

Aggrotto le sopracciglia curiosa dalla svolta che sta prendendo la mia "ricerca" e mi metto a cercare altri indizi camminando cauta per la stanza.
E' tutto uguale. Gli scaffali pieni di polvere per via dello scarso tempo che investo quà dentro, le etichette sbiadite per distinguere una categoria dall'altra e diversi quadri raffiguranti gli antenati Addams. Qui dentro, appeso nella parete di fronte alla porta d'ingresso, c'è la medesima foto di madre e padre che si trova nel nascondiglio segreto dei Belladonna alla Nevermore. E' solamente più impolverata.

Mi avvicino alla fotografia per ammirarne i più piccoli dettagli (anche se l'avrò vista almeno un centinaio di volte) .
Mia madre seduta su una sedia con mio padre dietro. Che scena poetica.

Un tonfo improvviso mi fa girare di scatto distogliendo lo sguardo dal quadro.

Mi guardo intorno in cerca dell'artefice di quel baccano ma non riesco a individuare nulla.
Giro attorno al tavolo facendo saettare per la stanza le pupille e finalmente riesco a capire la fonte di quel rumore.
Si tratta di un altro quadro. Si è sganciato il chiodo e quindi, di conseguenza, è atterrato sul pavimento al contrario.
Una specie di busta posizionata sul retro attira la mia più completa attenzione. Mi piego sulle ginocchia e la sfilo dal nastro dove era sospesa poco prima. E' di un bianco candido, sembra essere stata appena acquistata. Mi guardo intorno per capire se sono effettivamente sola e decido di aprire la busta misteriosa liberandone in contenuto. 
E' scritto in una lingua che non comprendo.
Un'improvvisa ondata di nervoso mi invade.