«Sei sicura che sia tutto okay?» ripete per la milionesima volta.
«Sì, Tyler, non è successo nulla. Ho semplicemente fatto un incubo. Capita a tutti» cerco di convincerlo, ma dall'espressione che ha stampata in volto capisco di non esserci riuscita.
Vi chiederete perchè sto dicendo queste cose. Iniziamo con il dire che non sono una che si fa intimidire da quello che dicono o fanno gli altri, ma se per altri intendiamo Goody, nonché mia antenata, qui la situazione cambia enormemente. E' sempre una Addams, anche se di un epoca differente. Quindi, essendolo anche io so già qual è il suo piano: farmi separare da Tyler e colpire uno dei due in un momento di debolezza. La domanda a cui devo trovare necessariamente risposta è sempre la stessa: perché? Cosa le avrò mai fatto? Non mi sembra di essermi comportata male nei suoi confronti da quando ci conosciamo, eppure dal suo comportamento sembra proprio il contrario.Non posso rischiare di mettere in pericolo l'incolumità di Tyler. Anche questa volta dovrò tenermi questa cosa dentro non condividendola con nessuno, sperando che non marcisca. D'altronde ho sempre avuto uno schema da seguire privatamente per ogni tipo di occasione, ma in questa, sono a corto di qualsiasi tipo di idea. Ci sono ancora un sacco di misteri da risolvere, come ad esempio il misterioso quadro che ho trovato nella biblioteca della famiglia Addams raffigurante Crackstone. Cosa ci faceva lì? Possibile che sia legato in qualche modo agli Addams? Non credo proprio. Allora perché Goody lo ha raffigurato nella sua bara? Lei non è una che agisce se prima non riflette, quindi una motivazione sicuramente ci sarà. Devo solo trovarla.
Oltretutto ricordiamoci che sicuramente a breve la polizia scoprirà che l'Esper è stato "corrotto", personalmente da me, per non divulgare informazioni molto... delicate. Quindi Tyler deve sbrigarsi a partire. Parlando così sembra facile.
«Mercoledì, dimmi la verità, ti prego» insiste.
«Te la sto dicendo! Ora per favore, torniamo a casa mia, in modo da poter recuperare finalmente la tua roba e partire» gli volto le spalle contorcendomi le mani a causa dell'agitazione. Strano. Sono sempre stata una persona con i nervi saldi.
«"Finalmente"? Non vedi l'ora che me ne vada, allora» sospira.
Io sbuffo esasperata.
«Lo sto dicendo per te. Dobbia-devi sbrigarti. La polizia potrebbe arrivare da un momento all'altro, e con tuo padre come sceriffo non so come potrebbe evolversi la situazione» gli spiego non voltandomi.
«Ho fatto qualcosa di male? No, spiegami, perché mi stai facendo impazzire con questa cosa che non mi dici mai nulla di quello che ti succede» alza il tono.
Mi giro verso di lui irritata più che mai.
«Come osi dirmi una cosa del genere, Tyler? Ti sembro una che va a raccontare la propria vita, le cose che le succedono alla prima persona che capita? No. Tu sai cose che nessuno conosce, perchè mi sono fidata di te, più e più volte. Quindi credimi quando ti dico che non è successo nulla» dico tutto d'un fiato.
Lui distoglie lo sguardo dal mio viso.
«Scusami, scusami davvero» assume il suo solito tono calmo e pacato.
Si avvicina verso la mia direzione.
«Non voglio litigare con te, lo odio»
Roteo gli occhi. Sinceramente bisticciare con Tyler non mi va, soprattutto se sto facendo tutto questo per lui.
«Non importa»
«Sì invece. Certe volte mi dimentico tutto quello che hai fatto e stai facendo ancora per me»
«Ora andiamo, dai che si è fatto tardi» lo incito cambiando discorso.
Non sono solita a dire bugie, e quando lo faccio, dopo un po' finisco per inciampare nelle mie stesse parole. Evitiamo che succeda ciò.
«Okay, torniamo a casa allora»***
«Tieni» gli porgo un'ennesima borsa nera in pelle. Madre ha deciso di fargli portare mezza dispensa con lui, quindi di conseguenza il peso è aumentato drasticamente.
Vi chiederete come ha reagito la mia famiglia riguardo il fatto che io e Tyler abbiamo passato la notte fuori senza avvisare.
Beh, iniziamo con il dire che appena ho spiegato che ci siamo addormentati perdendo la cognizione del tempo (o meglio, IO mi sono addormentata) zio Fester ha subito messo su quel sorrisetto beffardo facendomi l'occhiolino di nascosto da parte dei miei.
Io ho subito provato una voglia immensa mista al suicidio e la vergogna.
Possibile che riesca a mettermi in imbarazzo anche con un semplice scambio di sguardi?
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MY OXYGEN -Weyler edition-
FanfictionDopo tutto il casino successo lo scorso semestre alla Nevermore, Mercoledì decide di cercare invano di dimenticare Tyler. Così un giorno, la sua migliore amica, Enid le fa una telefonata chiedendole se per le vacanze volesse andare in spiaggia. Lei...