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Mercoledì

Mercoledì

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Ne ho abbastanza.
Non ce la faccio più a sopportare tutto questo.
Mi state dicendo che Tyler Galpin ha ucciso Xavier?
Impossibile.
O possibile?
Beh, non hanno mai avuto un bel rapporto, ma mi sembra irreale come cosa. Ma ormai mi aspetto di tutto.

«Ne è sicuro?» domando fissando un punto indefinito.
«Purtroppo sì. Oltre alle impronte ci sono tracce di DNA. È come se la vittima avesse avuto una lotta con l'assassino» decreta con sguardo confuso.
«Che in questo caso sono io» dice Tyler strizzando gli occhi.
«Ma... tutto ciò non può essere vero... insomma... Tyler è sempre stato con m-» mi blocco rendendomi conto di quello che sto per dire.
«in villa Addams. Non capisco come sia possibile».
Sto davvero prendendo le sue parti?
«Ecco dove ti eri cacciato» lo sgrida.
«Pensavi sul serio che una volta uscito dal penitenziario sarei corso da te? Se è così ti sbagli di grosso. Non ti sei nemmeno preoccupato di venirmi a trovare» ringhia.
«Ty, non è né il momento né il luogo per discutere di questo»
«Ah, mi sembra giusto. Quindi tu puoi riapparire dopo mesi senza nemmeno chiedermi come sto e io devo stare zitto?»
«Tyler, ti ho detto di smetterla!» insiste.
«Sì, certo. Come vuoi» lo fulmina con lo sguardo per poi osservare il cemento sotto i suoi piedi.
«Parliamo di cose serie...» dice Donovan.
Le iridi azzurre dello sceriffo saettano in giro per il giardino per poi posarsi sul figlio.
«Come stanno andando le tue trasformazioni?» dice ignorando la mia presenza facendomi salire il nervoso.
Tyler spalanca gli occhi.
«Vuoi davvero credere a questa farsa, papà? Pensi che sia in grado di uccidere una persona?» ora ha il viso pallido. È paragonabile al mio.
Certo che Donovan Galpin non ha un minimo di tatto nel dire le cose.
«Lo hai già fatto in passato» afferma aggrottando la fronte con tono ovvio.
Vedo Tyler serrare la mascella stringendo i pugni talmente forte da fare intravedere il sangue in circolazione.
Rimane in silenzio per poi voltargli le spalle. E in un batter d'occhio sparisce dalla mia visuale lasciandomi sola con lo sceriffo.
«Tyler! Tyler!» lo chiama, ma invano. Se ne è andato.
«Si può sapere che gli prende?»
Mi giro di scatto verso di lui.
«Lo dica lei a me» affermo decisa fissandolo dritto negli occhi.
Lui rimane esterefatto dalle mie parole, anche se per una frazione di secondo.
«Ah, per favore. Sappiamo entrambi che quando si trasforma non riesce a mantenere il controllo di se stesso. Potrebbe tranquillamente uccidere anche te».
Sbianco in viso.
«Se magari si fosse interessato prima a lui ne saprebbe molto di più al riguardo» mi mangio la lingua per evitare di rispondergli a tono. È sempre un adulto. E il padre di Tyler.
«Senti... signorina» si avvicina a me puntandomi l'indice sotto al naso.
«Capisco che ti piace mio figlio, ma vedi di rimanere fuori dal mio rapporto con lui. Non intrometterti. Ah, un'altra cosa. Tyler al momento è instabile, non penserai mica che si è innamorato di te, vero? È un hyde. Non potrà mai comprendere il vero significato di questa parola. Ti userà e ti getterà via come merce ormai inutile come ha fatto con quella ragazza con cui usciva qualche mese fa... Jenny, credo che si chiami».
Stringo i pugni fino a sbiancare le nocche.
«E lei che ne sa di che cosa sia l'amore?» lo provoco per poi dargli le spalle  lasciandolo in balia di tutto quel disprezzo e rabbia che a parare mio potrebbe essere tranquillamente tangibile.

MY OXYGEN -Weyler edition-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora