Capitolo settimo

542 65 133
                                    

✷        ·  ˚ *

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✷        ·
  ˚ * .
     *   * ⋆   .
·    ⋆     ˚ ˚    ✦
  ⋆ ·   *
     ⋆ ✧    ·   ✧ ✵
  · ✵ ✷        ·
  ˚ * .
     *   * ⋆   .

I heard a noise and I was worried that it was the end of the world

Se l'inizio della settimana era stato uno dei migliori che Jungkook potesse ricordare, quel giovedì mattina era perfettamente in linea con i giorni peggiori della sua vita.

Aveva passato tutto il martedì assieme a Taehyung, ora non solo più il suo compagno di classe ma anche il suo tutor di diritto; per quello avevano passato le ore di punizione a studiare assieme e Jungkook le aveva davvero trovate utili. Anche il mercoledì lo avevano trascorso più o meno allo stesso modo, ma il moro aveva trascorso sia la mensa che gli intervalli con i suoi amici e loro si erano visti solo nel pomeriggio dove avevano ancora una volta studiato assieme e Taehyung aveva preparato una serie di domande per vedere se Jungkook si ricordasse le cose del giorno prima.

Non gli dava fastidio che Taehyung passasse del tempo con i suoi amici, lo irritava che fra i suoi amici ci fosse Joe, ma cosa avrebbe potuto farci?

A lui piaceva stare con Taehyung e lui, non era i suoi amici.

Il martedì, nell'elenco delle cose belle che avevano reso la giornata fantastica, vi era anche il bacio sulla fronte che gli aveva dato. La differenza di altezza e il viso del moro sembravano prestarsi perfettamente alle sue labbra. Jungkook aveva sempre avuto un debole per i baci sulla fronte e non vedeva l'ora di dargliene altri.

La cosa che tanto gli piaceva di Taehyung era lo spaziare fra i suoi comportamenti con lui. Lo aveva sentito irrigidirsi sotto a quel bacio e, non appena aveva poggiato le labbra sulla sua fronte, non aveva più sentito il suo respiro caldo carezzargli il viso, segno che lo stesse trattenendo. Era stato poi al suo stesso gioco quando Jungkook gli aveva parlato di come avrebbe smesso di respirare quando si sarebbero baciati per davvero.

Se c'era una qualità che il corvino apprezzava nelle persone era che gli si tenesse testa e vedere Taehyung pronto a farlo, lo stimolava ancora di più a stuzzicarlo perché sapeva che avrebbe ricevuto sempre una risposta in cambio.

Era bello sentirsi a proprio agio con qualcuno e se quel bacio con Taehyung fosse arrivato, allora si sarebbe lasciato sottrarre tutto il fiato che aveva in corpo.

Eppure, nemmeno l'idea di rivederlo sembrava farlo sorridere quel giorno.

Era buio fuori, nonostante fossero le sette del mattino era pur sempre ottobre e le giornate avevano iniziato ad accorciarsi. Arrivò a scuola in religioso silenzio e non si mise nemmeno ad ascoltare la musica, cosa che invece faceva ogni mattina e ogni pomeriggio dopo la scuola ma come già sapeva, non riusciva a farlo nei giorni bui.

Come un fiocco di neve || TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora