Capitolo trentaduesimo

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"you're the thread that keeps me alive and safe"

"Io lo sapevo che quest'anno sarebbe stato un incubo."

Era febbraio, più precisamente il dodici di febbraio. Il giorno dei colloqui finali per le borse di studio. Erano ancora a casa di Taehyung e aspettavano con agitazione le dieci del mattino per recarsi a scuola e nel frattempo, Jungkook si sistemava la camicia per la quarantesima volta.

"È perfetta così, Jungkook. Sei perfetto così."

Alzò lo sguardo, incontrando quello di Taehyung nello specchio. Il moro sedeva sul letto con le gambe a penzoloni. Indossava dei jeans classici perché il suo colloquio si era già tenuto i giorni scorsi e Jungkook lo aveva accompagnato emozionato assieme ai suoi genitori che avevano preso il giorno libero dal lavoro per essere presenti a sostenerlo con tutto il loro supporto. Al corvino si era stretto il cuore nel sentire tutto quell'amore riempire la stanza. Vi erano stati orgoglio e soddisfazione sui loro volti e lui era al settimo cielo per il suo ragazzo.

Taehyung pensò immediatamente al fatto che avesse tante ragioni per essere nervoso e agitato, motivazioni che andavano ben oltre il colloquio stesso, ma che riguardavano principalmente la presenza di suo zio ad esso ed erano consapevoli che tutto avrebbe potuto andare storto. Nonostante le cose sembrassero tranquille da qualche settimana, vi erano state delle volte in cui era rientrato ubriaco ma non aveva più alzato le mani su Jungkook. Nonostante ciò, Taehyung aveva sempre il cuore in gola quando lo sapeva a casa la notte ma cercava in tutti i modi di non farglielo capire perché il ragazzo sembrava tranquillo.

"Baby, è tutto okay. Sono certo che andrà tutto bene." E il ragazzo lo guardò di nuovo attraverso lo specchio. Riuscì a percepire la sua agitazione da quello sguardo.

"E se andasse male?"

"Non andrà male." Lo rassicurò.

"Okay, ma se dovesse andare male?"

"Kook, non andrà male."

Interruppe il contatto visivo solo per recuperarlo una volta davanti a lui "Promettimelo." E Taehyung si alzò in piedi, gli prese una mano e intrecciò le loro dita "Ti prometto che andrà bene, ti prometto che oggi tornerai a casa con la tua borsa di studio in mano e potrai andare a studiare ciò che vuoi il prossimo anno scolastico. Andrà bene oggi perché ti meriti che vada bene."

Jungkook chiuse gli occhi sorridendo. Amava Taehyung con ogni fibra del suo corpo e il fatto che riuscisse a farlo sorridere sempre, anche durante le situazioni in cui era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare era qualcosa che non riusciva a spiegarsi, un potere magico che solo lui aveva ma conosceva la sua vita, la sua fortuna e che tutto non gli era mai stato così facile come sembrava essere ora.

"Il fatto che io lo meriti quasi sempre non implica che andrà così. Non con me e non con la mia vita."

Nonostante Taehyung sapesse le difficoltà che da sempre aveva dovuto affrontare, non voleva che in alcun modo la giornata di oggi potesse venire paragonata a quei momenti perché oggi ci sarebbe riuscito senza intoppi.

"Sono pronto a distruggere chiunque ti metta i bastoni fra le ruote oggi e mi assicurerò che niente e nessuno ti rovini la giornata."

Taehyung lo vide trattenere un sorriso, ma quel tentativo durò pochissimi secondi perché gli angoli della sua bocca si alzarono in su e un enorme sorriso gli illuminò il viso. Il corvino portò due dita sotto al suo mento, sospingendolo leggermente verso l'alto "Sei il mio intero universo." Sussurrò baciandolo poi sulle labbra, lasciando che Taehyung lo tenesse stretto contro al suo corpo, approfondendo quel bacio che non avrebbero mai voluto interrompere.

Come un fiocco di neve || TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora