Capitolo sesto

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I'd love to take your breath away

La settimana si prospettava super interessante per Jungkook. Certo, non lo allettava l'idea di passare tutti i pomeriggi fino alle 16:30 in punizione per poi dover correre come un disperato a fare le commissioni che sicuramente avrebbe dovuto fare, ma il pensiero che quei pomeriggi li avrebbe potuto impiegare comunque studiando e vedendo Taehyung, era decisamente meglio.

Erano stati degli stupidi a farsi beccare a messaggiare e a mandarsi bigliettini per ben due volte dalla stessa professoressa che per giunta non vedeva di buon occhio Jungkook e nessuno dei due si era mai precedentemente comportato così anzi, nonostante Jungkook non provenisse dalla zona migliore della città, si era sempre comportato bene a scuola perché cresciuto con la consapevolezza di quanto fosse importante l'educazione e di quanto fosse fortunato a riceverne una. E ora più che mai, doveva trarre vantaggio dalla sua nuova scuola se voleva coronare il suo sogno, o meglio, quello di suo padre che avrebbe tanto voluto diventasse un avvocato pronto a difendere e tutelare gli abitanti meno fortunati e spesso dimenticati della città; però, quello non era il sogno di Jungkook che invece avrebbe tanto voluto avere un suo piccolo rifugio di animali salvati da brutte situazioni, per i quali si sarebbe impegnato a dargli una vita migliore ma tenere vivo il ricordo di suo padre era più importante della sua felicità a cui ormai aveva rinunciato da anni, anche se, grazie a Taehyung aveva riscoperto che sorridere gli faceva bene al cuore e forse era proprio Taehyung stesso a fargli inconsapevolmente bene.

Ad ogni modo, la settimana prima aveva avuto un test di diritto di cui non era per nulla speranzoso perché, purtroppo, lui ci capiva davvero poco di quella materia in quanto gli sembrava di dover solo imparare le cose a memoria. La professoressa quel giorno si presentò a scuola con i compiti corretti e il corvino avrebbe tanto voluto scomparire dalla faccia della terra perché il suo era stato il voto peggiore e quello aveva portato a dei commenti spiacevoli provenire dal fondo dell'aula dalla solita e insulsa persona che era Joe.

L'insegnante era stata gentile e, alla fine della prima ora, lo aveva trattenuto per parlargli del test "Jeon, so che è stato il tuo primissimo esame e che essendo arrivato a programma cominciato non deve essere stato semplice; però il tuo esame presenta delle importanti lacune che, se non colmate, potranno essere irrecuperabili. Per questo ti ho stilato una lista dei migliori studenti in tutta la scuola, ti basterà sceglierne uno con cui ti trovi bene a lavorare per trarre al massimo dell'esperienza. Non serve che mi comunichi la tua decisione, parla direttamente con la persona in questione." Jungkook strinse la lista fra le mani e ringraziò la professoressa. Una gentilezza del genere, se la sarebbe sognata nella sua vecchia scuola ma in questo college sembrava normale avere a cuore l'andamento degli studenti.

Come un fiocco di neve || TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora