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* * ⋆ ."What have you done?"
"Ci vediamo alle 20:30, ti passo a prendere io quindi fatti trovare pronto!" disse Jungkook cingendogli la vita con una mano e attirandolo a sé per lasciandogli un bacio sulla tempia fuori da scuola.
"Vieni in moto bad boy?" sussurrò contro la sua guancia, catturando poi una ciocca di capelli fra le dita. Amava i capelli del suo ragazzo ed era un po' che non li tagliava quindi avevano quasi raggiunto le spalle ormai. Jungkook rispose annuendo "Sarà più semplice trovare parcheggio."
"Mmh," mormorò Taehyung prima di stringere la sua giacca nei pugni e far collidere le loro labbra. Il corvino lo seguì subito nei movimenti, stringendogli la vita con entrambe le mani.
Il moro si allontanò per salutarlo con ancora la mano di Jungkook che gli stringeva la sua "Più tardi ti racconto di ieri sera." Taehyung annuì e il corvino si portò la mano alle labbra e ne baciò il dorso. Erano così innamorati l'uno dell'altro che c'erano dei momenti in cui si perdevano l'uno nello sguardo dell'altro senza proferire parola. Si guardavano e basta sorridendo più felici che mai e Taehyung non riusciva nemmeno a ricordarsi l'ultima volta in cui si era sentito così.
Non avevano ancora avuto modo di parlare di quello che era successo con lo zio di Jungkook la sera prima perché erano stati entrambi occupati con la scuola da non avere il tempo materiale per fermarsi a chiacchierare, ma Taehyung moriva dalla voglia di sapere cosa fosse successo però era anche consapevole non fosse un argomento di cui avrebbero potuto parlare dieci minuti. Voleva dedicare al suo ragazzo tutto il tempo necessario.
Scott e Micheal passarono vicini a loro assieme a Joe che proseguì verso il parcheggio con Scott, mentre Micheal si fermò da Taehyung e lo trascinò via a forza o Jungkook non sarebbe mai riuscito a passare dal fiorista per comprare dei mazzolini di fiori che si era lasciato consigliare dai ragazzi. Taehyung protestò e, quando si rese conto di essere venuto a scuola con Jungkook e che quindi, era senza auto, si ricordò che sarebbe dovuto rientrare con i ragazzi e di conseguenza con Joe che però non proferì parola durante il tragitto, se non per commentare delle cose degli altri due, evitando Taehyung il più possibile che lo conosceva così bene da essere consapevole non ce l'avesse con lui ma che si sentisse solamente a disagio per i suoi atteggiamenti.
Parcheggiarono davanti a casa di Taehyung e si salutarono dandosi appuntamento la sera stessa. Joe non disse nulla, si limitò solo a ricambiare il saluto. Una volta chiusa la portiera, Taehyung lo vide ridere con gli altri e un getto di malinconia lo travolse perché, nonostante tutto, era stato il suo migliore amico. Si chiese se mai sarebbe ritornato a ridere e scherzare con lui come lo faceva con gli altri, se mai Taehyung sarebbe riuscito a perdonarlo per il male che aveva fatto a Jungkook.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...