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* * ⋆ ."My bad habits lead to you"
Taehyung e Jungkook si erano salutati da nemmeno venti minuti e il corvino già si pentiva di averlo lasciato a casa.
Erano usciti da scuola assieme, Taehyung aveva avuto un test che era andato piuttosto bene e i professori avevano comunicato il primo incontro con le università, che si sarebbe tenuto in due settimane. Jungkook puntava tutto su quella giornata al fine di avere una borsa di studio anche se, da come Taehyung gli aveva spiegato, i vari rappresentati dei corsi arrivavano a quella giornata con già un'idea ben chiara su quali fossero gli studenti che avrebbero ottenuto una borsa di studio ma, nonostante ciò, nella prima giornate ci sarebbero stati dei piccoli colloqui con i candidati e Jungkook avrebbe potuto giocarsela in quel modo. O almeno, lui stava già pensando a cosa dire al colloquio per convincerli a scegliere lui e a lasciare da parte qualcun altro, nonostante Taehyung gli avesse detto che era stato sicuramente lui quello scelto.
"E se non avessero scelto me?"
"Non sarà così. Avranno scelto te."
"E se mi avessero scelto per entrambe?"
"Figo! Potrai scegliere quella che ti rende più entusiasta."
"E se non mi avessero scelto per entrambe?"
"Vorrà dire che ti avranno scelto per quella più giusta. Le cose succedono per una ragione."
Jungkook tirava fuori quel set di domande più volte durante la giornata, quando sentiva il bisogno di venire rassicurato. C'erano momenti in cui era assolutamente sicuro di farcela, non temeva nulla e diceva che, anche se non fosse andata, non sarebbe stato un problema e avrebbe trovato una soluzione alternativa ma poi si crogiolava piagnucolando sulla spalla di Taehyung e lui si teneva pronto a prendersi tutte le sue insicurezze per ridimensionarle.
Una volta superato il primo incontro, il secondo sarebbe stato quello definitivo perché prevedeva la firma di alcuni documenti e, per quanto maggiorenne, serviva la presenza di un genitore o di qualcuno che ne facesse le veci, a cui spiegare tutto quello che sarebbe successo e quello, spaventava Jungkook particolarmente tanto perché voleva dire chiedere a suo zio di partecipare volontariamente a quella giornata ed era terrorizzato da come sarebbe potuta andare. Taehyung stesso non era completamente tranquillo per quelle giornate. Un po' perché era preoccupato per Jungkook, però la seconda giornata sarebbe stata a marzo, quindi ne avrebbero avuto diverso di tempo ma ciò che lo spaventava era raccontare ai suoi che avrebbe voluto studiare marketing e non ingegneria o design per seguire la loro strada.
"Gliene parlerò questa sera." Aveva detto sulla porta a Jungkook prima di salutarlo e il corvino lo aveva abbracciato forte, sussurrandogli che non sarebbe potuta andare male perché i suoi genitori erano fantastici e lo avrebbero sempre appoggiato e sostenuto in tutto.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...