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* * ⋆ .you have a place in my heart no one else ever could have
Era lunedì mattina e Taehyung non aveva più avuto nessuna notizia di Jungkook, niente che andasse oltre a quel messaggio frettoloso che gli aveva scritto un'ora dopo essere a casa, fatto molto strano perché il ragazzo era solito scrivergli non appena rientrava ma quella volta Taehyung aveva ottenuto risposta solo quando gli aveva riscritto una seconda volta per sapere se stesse bene.
Il ragazzo cercò di non dare peso alla situazione e di vederla sotto una luce diversa e non per forza negativa, difatti la notte aveva dormito abbastanza serenamente ma durante il tragitto verso scuola, una piccola voce dentro di lui non fece altro che disporgli le carte sul tavolo e inevitabilmente pensò che forse quella foto fosse stata troppo. Taehyung aveva capito che Jungkook non avesse avuto nessuna relazione intima e forse, aver mandato una foto che alludeva proprio a quello, non lo aveva fatto sentire a proprio agio. Si pentì immediatamente di aver mandato la foto e si preoccupò di aver mancato di rispetto a Jungkook e se non fosse stato in auto, probabilmente glielo avrebbe scritto via messaggio perché non sapeva se Jungkook sarebbe venuto a scuola e forse era meglio non saperlo o sarebbe corso a casa sua per scusarsi.
Una volta parcheggiato nel grande posteggio dietro alla scuola, recuperò il suo zaino e si avviò verso l'ingresso principale dove vide Joe, Scott e Micheal fumare in cerchio contro al muro. Non parlava con loro dal giorno dell'incidente e per quanto fosse arrabbiato, gli mancavano terribilmente. Joe gli mancava tanto perché erano amici da oltre cinque anni ed erano passati dal parlarsi ogni giorno a non sentirsi più in brevissimo tempo ma Taehyung non riusciva ad andare oltre a quel gesto poco rispettoso nei confronti di Jungkook e a tutte le cattiverie di cui lui era stato l'artefice e si rese conto in fretta che a lui mancava una persona che ormai non vedeva più in Joe.
Si scrollò quel sentimento di dosso e salì le scale, ignorandoli e facendo finta di non vederli voltarsi verso di lui e quando stette per entrare nell'edificio, Micheal lo chiamò.
"Ehi, Tae."
Taehyung fece un sospiro e si voltò verso il gruppo. Micheal gli stava sorridendo, Scott era alla ricerca di qualcosa nel suo zaino e Joe aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
Si avvicinò a loro, non che volesse farlo, ma per educazione gli era stato insegnato che il saluto non si toglieva mai a nessuno, tantomeno a loro che erano i suoi amici o forse ora non lo erano più, ma lui si avvicinò comunque con un sorriso sulle labbra.
"Ehi," disse, una volta davanti a loro e Micheal si spostò all'indietro per lasciar spazio a Taehyung di inserirsi nel gruppo.
"Come stai, Tae?" domandò Scott e il moro pensò che, tutto sommato, non stesse andando male come si era immaginato e che forse, fare due chiacchiere con loro li avrebbe riavvicinati.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...