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* * ⋆ .And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right nowTaehyung aveva la sensazione di trovarsi in un universo parallelo, di star vivendo una situazione così tanto surreale da non sapere nemmeno come comportarsi. Il suo ragazzo lo aveva svegliato urlando, in preda ad uno dei più brutti attacchi di panico che avesse mai visto e purtroppo, ne aveva vissuti molti.
Jungkook era rannicchiato su stesso. Le braccia erano strette attorno al suo addome, come se fosse ferito. Non toccava Taehyung nonostante lo stesse tenendo in braccio. Aveva il respiro affannato, il battito accelerato perché lo poteva sentire rimbombare nella sua testa come un martello. Percepiva solo quello contro il suo corpo. Sembrò quasi essersi calmato ma appena Taehyung provò a chiedergli come stesse, il ragazzo si dimenò fra le sue braccia urlando, come se fosse di nuovo in presa ad un dolore lancinante. Il moro si spaventò, non aveva mai visto niente di simile in vita sua. Scott ne era stato vittima negli ultimi anni a causa dei problemi col fratello e i suoi amici gli erano stati sempre vicini. Taehyung era sempre riuscito ad aiutarlo e aveva imparato a gestirli, ma quello di Jungkook sembrava differente.
Decise di lasciargli spazio per non farlo sentire soffocato, allora lo adagiò sul letto e si sedette accanto a lui restando in silenzio. Lo osservo tremare, vide le lacrime rigargli il viso ed ebbe subito un'urgenza di asciugargliele una col dito. Jungkook aprì gli occhi e l'incastrò immediatamente con quelli del suo ragazzo "Aiutami." Erano preoccupati, spaventati e il corvino detestava sapere di esserne la ragione.
"Jungkook, va tutto bene. Sono qua, qualsiasi cosa sia non è reale." Gli sussurrò cercando di rincuorarlo quanto più fosse possibile ma Jungkook non si toglieva le braccia dal petto e piangeva senza sosta. Urlava e piangeva.
"Taehyung... Taehyung aiutami. Mi fa male..." riuscì a dire fra un singhiozzo e l'altro. Stava provando un dolore che non riusciva a spiegare. Sapeva non fosse reale, che fosse tutto nella sua testa ma il male fisico che sentiva sembrava così reale; poi li vide avvicinarsi di nuova. Cercò di correre, di scappare ma non poteva lasciare la sua mamma lì.
Non fu in grado di fuggire e venne trafitto ancora una volta, accasciandosi su ste stesso.
Ripresero le urla ma per Taehyung fu come non fossero mai cessate. Era straziante vedere la persona che amava soffrire così tanto e non poterla aiutare. Sentiva una stretta al cuore, come se qualcuno glielo stesse strappando dal petto.
"Dove ti fa male amore?"
Il moro cercava di capire, ci provava in tutti modi ma era così difficile perché Jungkook continuava stringersi a sé stesso senza e Taehyung non voleva toccarlo più, non voleva rischiare di fargli male o di spaventarlo. Venne trafitto un'altra volta, proprio al cuore e sembrava così reale il dolore. Non voleva svegliarsi. Doveva salvare i suoi genitori, doveva proteggerli.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...