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* * ⋆ .Every day, knowing I'm gonna see your face
And that's enough for meParlare con Jungkook era bellissimo e Taehyung adorava farlo perché vi era sempre un filo di divertimento e di provocazione che non faceva altro che coinvolgerlo ancora di più. Era riuscito ad avere il suo numero ed effettivamente era vero che odiasse usare i direct message di twitter, ma se non gli fosse interessato dell'altra persona, non gli avrebbe sicuramente chiesto di parlare altrove.
Non appena Taehyung aprì gli occhi, il messaggio di Jungkook fu la prima cosa lesse.
Gli aveva augurato la buonanotte, scusandosi di aver fatto tardi, giustificando anche cosa avesse fatto in quell'ora in cui non gli aveva risposto e Taehyung lo aveva trovato infinitamente dolce come comportamento. Nonostante avesse fatto l'offeso per non aver ricevuto la sua buonanotte, non pretendeva assolutamente che Jungkook gli rispondesse, tanto meno che avrebbe ripreso la conversazione chiedendogli del suo sogno.
Jungkook era carino e dolce e ogni giorno cozzava sempre un po' di più con l'ideale di bad boy che Taehyung si era fatta di lui.
E se il suo cuore aveva sorriso per i suoi messaggi gentili e premurosi, il suo corpo aveva decisamente reagito in modo diverso all'ultimo dei tre messaggi "e forse ti piacerebbe un sacco che io ci stessi, vero?"
Aveva sbloccato il telefono con ancora gli occhi impastati dal sonno che si erano lievemente schiusi ai primi messaggi, per poi spalancarsi all'ultimo. Le guance gli si erano arrossate e aveva ridacchiato perché urlare come un pazzo alle 6 di mattina, non era contemplato.
"Cosa darei per vedere la tua faccia domattina" recitava l'ultimo messaggio ricevuto e lì, Taehyung, decise di prendere la palla al balzo.
Aprì la chat whatsapp di Jungkook, cliccò sulla fotocamera e si scattò una foto. Era appena sveglio, scompigliato, con le guance rosse e una mano sulla bocca a coprire le risatine imbarazzate che quel messaggio gli avevano provocato e no, quello non era l'unico effetto che quel messaggio aveva avuto su di lui ma non poteva dirlo a Jungkook di certo. Siccome quella non era la foto migliore che si fosse scattato e dato che la stava mandando a Jungkook che immaginava essere bellissimo in ogni momento della giornata, la inviò come onetime photo.
La risposta di Jungkook arrivò qualche minuto dopo
[bad cookie] quanto sei bello, Taehyung.
Il cuore del ragazzo ebbe un forte spasmo. Nelle due settimane in cui conosceva Jungkook, non lo aveva mai chiamato per nome ma usava sempre il nomignolo che gli aveva affibbiato e non seppe perché ma quel Taehyung a fine frase se lo era immaginato scivolare fuori dalle sue labbra rosee in un sussurro profondo, caldo e terribilmente eccitante che tolse il fiato al moro.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...