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* * ⋆ ."Thought that I was going crazy
Just havin' one those days, yeah
Didn't know what to do
Then there was you"Taehyung aveva solo un'ora di tempo per uscire di casa, passare da Jungkook e poi andare a casa di Scott per la cena assieme. Ne aveva a sufficienza di tempo, tenendo conto che per andare e tornare da Jungkook ci avrebbe impiegato solo mezz'ora e sarebbe così arrivato con enorme anticipo dai suoi amici, ma sicuramente solo la fermata da Jungkook sarebbe durata quaranta minuti fra continui sguardi, abbracci, baci e un'infinità di cose sdolcinate che facevano ogni volta che si vedevano, che fosse a scuola, a casa di Taehyung o al lavoro dal corvino.
Si erano visti tanto quella settimana, quasi tutti i giorni dopo scuola erano assieme a casa di Taehyung a studiare sul divano nelle posizioni più scomode in assoluto ma a Jungkook andava tutto bene finché il moro si sdraiava fra le sue gambe mentre Cleo gironzolava sul divano con loro e si sedeva sempre sotto al suo braccio. Non aveva ancora mai visto i genitori di Taehyung perché erano sempre al lavoro e quando loro ritornavano, lui era già sulla strada dell'off-licence però un pomeriggio sua mamma lo aveva chiamato e il moro le aveva raccontato che Jungkook era lì e lei si era premurata di invitarlo a cena ma Taehyung le aveva detto che non poteva per il lavoro e la donna allora aveva detto che alla prima sera libera, avrebbe tanto voluto conoscerlo. Taehyung aveva chiuso la chiamata e aveva detto a Jungkook che non era necessario farlo, che lei era così. Cercava di essere più presente possibile nella sua vita anche se il lavoro la teneva molto lontana da casa e poi Jungkook lo aveva abbracciato e gli aveva detto che non era un problema, anzi, gli avrebbe fatto molto piacere.
Il giovedì Taehyung aveva avuto un forte mal di testa e aveva chiesto a Jungkook di restare ugualmente perché non voleva rimanere da solo; quindi, mentre lui si rimetteva in pari con lo studio, il moro si era assopito sul divano accanto a lui, mentre lo abbracciava. Jungkook si era poi reso conto che avesse la febbre e si era premurato di cercare dove avesse le medicine e il termometro e, una volta trovati, aveva messo a bollire l'acqua per la borsa dell'acqua calda, lo aveva preso in braccio e lo aveva messo a letto. Taehyung si era svegliato e lo aveva ringraziato con un filo di voce per poi ricevere un bacio sulla fronte e un "ti chiamo più tardi per sapere se stai bene. Qualsiasi cosa, ci metto quindici minuti." E il moro era riuscito a sorridergli nonostante ogni singolo osso del corpo gli dolesse.
Alla fine lo aveva chiamato, lo chiamava quasi ogni sera dopo il lavoro e si scrivevano durante il turno ma da quando Jungkook gli aveva raccontato ogni singola cosa della sua vita, Taehyung aveva drizzato le antenne e stava sempre allerta. Difatti, a meno che potesse passare a prenderlo al lavoro e tornare assieme a lui, lo aspettava sveglio e rimanevano i chiamata fino a che non fosse al sicuro dentro camera sua oppure aspetta semplicemente che Jungkook gli scrivesse che fosse tutto okay.
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Come un fiocco di neve || TaeKook
FanfictionLondra, 2018. Jungkook e Taehyung hanno 18 anni e vivono in due parti opposte della città. Jungkook abita in una delle zone più malfamate della capitale inglese. La sua vita è lontana dall'essere definita semplice; vive con lo zio, vittima dell'alc...